INCEPTION

regia Christopher Nolan
con Leonardo DiCaprio, Joseph Gordon-Levitt, Ellen Page,
Marion Cotillard, Ken Watanabe, Cillian Murphy

sceneggiatura Christopher Nolan
fotografia Wally Pfister
montaggio Lee Smith
scenografia Guy Hendrix Dyas costumi Larry Dias, Douglas Mowat
musica Hans Zimmer
produzione Nolan, Thomas, Sakura, Taki
distribuzione Warner
durata 2h28m

Usa 2010                                                              
    
 

La trama: Cobb è un ladro di sogni. Riesce ad entrare nella mente di chi dorme e, attraverso scenari inesistenti ruba segreti dal loro subconscio. E' ricercato in tutto il mondo e vive come un fuggiasco lontano dalla propria famiglia. In cambio di una fedina penale pulita, accetta la sfida di un miliardario giapponese che gli propone un'impresa impossibile: entrare nella mente di un uomo non per rubarne le idee, ma per immetterne di nuove in modo poterlo manipolare.


Il regista: Londinese, classe 1970, Christopher Nolan è uno dei nuovi grandi nomi del cinema moderno. Dopo studi in letteratura inglese presso l'University College si dedica al cinema sbalordendo tutti con un'opera prima sorprendente, Following ('99), che lo mette subito in risalto internazionalmente. Seguono altri film indimenticabili come Memento ('00), Insomnia ('02), Batman Begins ('05), The prestige ('06), Il cavaliere oscuro ('08).


Il film: Da uno dei registi più innovativi, rivoluzionari e coraggiosi della nuova generazione di cineasti britannici, quel Christopher Nolan che dal piccolo cult indipendente, girato con pochi soldi, in bianco e nero, con tre soli attori che era Following, ha generato una corposa cinematografia invidiata da molti, ricca, sbalorditiva, sempre diversa, arriva l'ennesima prova di coraggio, l'ennesimo atto di spavalderia autoriale verso la soglia di un cinema contemporaneo, nuovo, moderno, al di là della convenzione cinematografica cui lo spettatore è abituato.
Inception è un film che va oltre, avanti nel tempo, un film che osa, un film per palati fini, un film che porta lo spettatore al limite, sfidandolo e accompagnane i passi incerti e meravigliati  oltre confini che non erano mai stati raggiunti prima dal cinema.
L'idea di fare un film sui sogni non è nuova ma mai è stata raggiunta una tale elaborazione di sceneggiatura ed un siffatto realismo nella realizzazione di simili idee sul grande schermo, cosa che fa di Inception una pietra miliare nella storia del cinema moderno, un film che per decenni a venire sarà considerato come punto d'arrivo e al tempo stesso di partenza per una nuova era del cinema del presente.
Film d'azione ma al tempo stesso film d'autore che fa della mente umana il proprio campo di battaglia, lo show personale, ambizioso e ardito del regista, che ha pensato a questa storia per una decina d'anni, avendo la pazienza di saper aspettare a realizzarla, lasciandola decantare in un cassetto, ogni tanto aggiungendone o ritoccandone una parte, fino a che è diventata perfetta e compiuta.

Nolan mette lo spettatore a dura prova ponendolo di fronte ad una trama complicata, che gli richiede un'attenzione elevata per non rischiare di farlo perdere nei meandri ad incastro del labirinto della mente umana e dei suoi sogni, in un viaggio che scende, sogno dopo sogno, a livelli di realtà sempre più nascosti, mossi da velocità progressivamente sempre più rallentate.
Protagonista della storia è un ladro di sogni, Cobb, un uomo altamente qualificato nel sapersi intrufolare nella mente delle persone per poterne rubare i segreti, o influenzarne le decisioni. Ingaggiato da un miliardario giapponese, dovrà cercare di realizzare qualcosa di mai provato prima: entrare nel subconscio di un uomo non per rubare ma per instillare in lui un'idea, un sospetto. Insieme alla sua equipe formata da diversi "specialisti", Cobb ci guiderà in un viaggio nel fantastico mistero del cervello umano, scendendo attraverso cinque gradi di realtà differenti, attraversando ad ogni livello un sogno diverso.
Nolan non ha voluto che i mondi "virtuali" del sogno fossero molto diversi dall'ambito terreno e materiale che conosciamo in modo tale che lo spettatore riconoscesse come "possibile" qualcosa di "non possibile" nella realtà, e per questo ha preteso che la ricostruzione di ambienti e situazioni oniriche fossero realizzate con scenografie reali e luoghi ricostruiti su immensi set in studio, ricorrendo più che ad elaborati effetti speciali computerizzati (pochissimi in effetti per un film del genere, ed usati solo in caso di effettiva impossibilità ad una realizzazione materiale), a sofisticate costruzioni meccaniche, realizzate a grandezza naturale per permettere l'interazione fisica degli attori. Se pensiamo a questo aspetto, il risultato visivo ottenuto nell'opera finita, è ancora più encomiabile e sbalorditivo, in quanto ci ritroviamo letteralmente all'interno di un viaggio vorticoso e appassionante che stuzzica tutti i sensi umani.
Fra le realizzazioni più complesse e articolate richieste dall'esigente regista ricordiamo la sequenza nel corridoio dell'hotel, in cui vari personaggi lottano in apparente assenza di gravità, spostandosi in maniera continuativa su tutti i lati della stanza, compreso il soffitto. Per questa sequenza sono stati realizzati due corridoi a grandezza naturale di circa trenta metri ciascuno, uno verticale ed uno orizzontale, che ruotavano su se stessi, con al loro interno la camera da presa e gli attori; il risultato della scena girata senza stacchi e in continuità temporale è stupefacente sullo schermo.
Anche la scenografia dell'imponente palazzo giapponese che apre il film è stata ricostruita a grandezza e proporzioni naturali, come girati dal vero senza effetti al computer sono il terremoto e l'inondazione d'acqua che la distruggeranno.
Per la sequenza invece che vede Leonardo DiCaprio ed Ellen Page tranquillamente seduti all'aperto in un caffè parigino mentre tutto intorno a loro, dalle auto ai negozi, ai muri, ai marciapiedi si disintegra in continue e ripetute esplosioni concatenate fra loro, la troupe è ricorsa a dei cannoni ad aria compressa, essendo vietato nella città di Parigi l'uso di qualsiasi tipo di esplosivo, anche per motivi cinematografici.
Il lavoro dello scenografo
Guy Hendrix Dyas (Elizabeth: the Golden Age) è stato estenuante per seguire le volontà del regista che, ispirandosi ai dipinti del pittore olandese Maurits Escher, ha voluto realizzata una vera scala di Penrose, ha voluto che un vero treno merci attraversasse una trafficata strada di Los Angeles trascinando nella sua corsa decine di automobili, tutto sotto una pioggia torrenziale, oppure ha voluto ricostruito un intero piano di un bar per farlo inclinare di quarantacinque gradi davanti alla macchina da presa, mentre tutti gli attori dovevano fingere di non seguirne l'inclinazione, mantenendo un difficile equilibrio sorreggendosi ai tavoli o altri mobili.
Non per ultima va ricordata la fortezza sulla neve che appare nella parte finale del film, totalmente costruita (e poi fatta saltare in aria) durante l'estate su una montagna vicino Calgary in Canada, per poi attendere la neve che l'avrebbe ricoperta in inverno, o ancora la valanga che al contrario di quanto si possa immaginare non è stata ricostruita al computer, ma letteralmente fatta "accadere" grazie a cariche esplosive.
Di estrema nitidezza e spessore la fotografia del fedele
Wally Pfister, che praticamente ha fotografato tutti i film di Nolan, mentre il montaggio serratissimo di Lee Smith, dona il giusto ritmo ad un film che passa da tempi vorticosissimi a momenti dilatati all'inverosimile.
Esemplare la sequenza di un furgone che sfonda il parapetto di un ponte e finisce nel fiume sottostante; dal momento della collisione con il guard-rail all'impatto con l'acqua passano almeno quindici minuti sullo schermo.
Inception vede la partecipazione di molti attori famosi a livello internazionale, a partire da un sempre più impegnato Leonardo DiCaprio, alla sua prima prova con Nolan, per passare a Ellen Page (Juno), Marion Cotillard (La vie en rose, Nine),
Joseph Gordon-Levitt (Mysterious skin),
Ken Watanabe (Lettere da Iwo Jima), Cillian Murphy (Il vento che accarezza l'erba) e Michael Caine (The prestige), alla sua quarta collaborazione con Nolan.
Durante la lavorazione del film, svoltasi in diverse località mondiali fra cui Tokyo, Los Angeles, Parigi, Londra, Marocco e Canada, è stato mantenuto uno strettissimo riserbo sull'argomento della pellicola, tanto che il primo trailer del film uscito nell'agosto 2009 in piene riprese ancora in atto, non faceva intuire nulla della storia. Anche gli attori non hanno potuto leggere lo script se non dopo la firma del contratto e comunque nel rispetto del pieno riserbo.
Uscito in America il 16 luglio 2010, il film ha incassato solo nel primo mese di programmazione nei cinema Usa oltre seicento milioni di dollari, imponendosi come uno dei più grandi successi al botteghino. Riconosciuto unanimemente anche dalla critica come uno dei migliori film di fantascienza moderna di tutti i tempi, è stato candidato ad otto premi Oscar, fra cui miglior film e miglior sceneggiatura.
                                                                                                                      V.M.


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