MYSTERIOUS SKIN
regia Gregg Araki
con Brady Corbet, Joseph Gordon-Levitt, Elisabeth
Shue
Michelle Trachtenberg, Jeff Licon, Bill Sage
sceneggiatura Gregg Araki
fotografia Steven Gainer
costumi Alix Hester
montaggio Gregg Araki
scenografia Devorah
Herbert
musica Harold Budd
produzione Mary Jane Skalski, Jeffrey Levy-Hinte,
Gregg Araki
distribuzione Metacinema
durata 1h39m
USA 2004
La trama: Brian e Neil sono due adolescenti che non si conoscono; mentre l'uno crede di essere stato rapito dagli Ufo, l'altro si abbandona ad una vita di eccessi, ma entrambi hanno idealizzato qualcosa successa nella loro infanzia che li ha portati a credere di essere speciali. Le loro vite scorrono separate con esperienze diverse, fino a quando i due giovani si incontrano e scoprono di avere qualcosa in comune.
Il regista: Gregg Araki nasce a Los Angeles da genitori giapponesi nel 1959. Considerato autore cult del cinema underground ha diretto otto film, tra cui The living end ('92), Totally f***ed up ('93), entrambi inediti in Italia, Doom generation ('95), Ecstasy Generation ('97), Splendidi amori ('99). E' anche regista di video musicali.
Il film: Dopo aver
presentato nel 1995 a Venezia lo scioccante Doom generation, Araki torna
al Lido nel 2004 con un film bellissimo, delicato e poetico, allo stesso tempo
insostenibile e violento come Mysterious skin. Come sempre nella sua
filmografia, Araki sceglie di raccontare verità scomode della nostra vita
contemporanea, non cercando compromessi ma realizzando opere dirette,
spiazzanti, dure come pugni nello stomaco, e non si fa intimorire dallo
spauracchio della censura, non limitando mai la sua immaginazione filmica (il
finale di Doom generation creò sgomento nelle platee del Lido, e
mai più si è visto nelle versioni uscite in sala). Al centro del suo cinema
sempre il mondo giovanile, alienato, estremizzato, sconquassato da quello degli
adulti, sempre al limite, e esasperato da sesso estremo, droga e vita ai margini
di tutto. In Mysterious skin il regista affronta il delicato, doloroso e
inaccettabile tema della pedofilia, costruendo un racconto visto attraverso
l'immaginazione dei bambini, che tramutano l'orrore di quello che hanno subito,
in qualcosa di onirico, fiabesco e idealizzato, inventandosi un inconscio
inganno consolatorio che li eleva oltre lo shock subito.
Ispirato ad un romanzo di Scott Heim ancora inedito in Italia, e sorretto da un
gruppo di giovanissimi attori molto calati nel ruolo, Mysterious skin resta uno
dei migliori film presentati a Venezia 2004, che grazie alla raffinatezza dello
stile e alla poesia che emana, opposte al tema ripugnante e malato che tratta,
rimane nella memoria dello spettatore come un graffio su uno specchio lucente.