DIECI INVERNI

regia Valerio Mieli
con Isabella Ragonese, Michele Riondino, Glen Blackhall,
Liuba Zaizeva, Sergei Nicolenko, Alice Torriani

sceneggiatura Isabella Aguilar, Davide Lantieri, Valerio Mieli
fotografia Marco Onorato montaggio Luigi Maerelli
scenografia Mauro Vanzati costumi Andrea Cavalletto
musica Francesco De Luca, Alessandro Forti
produzione Cinematografia Production, Rai Cinema
United Film Company
distribuzione Bolero Film
durata 1h39m

Italia/Russia 2009                                                              
    
 

La trama: La storia d'amore attesa e sempre interrotta dal caso fra Camilla e Silvestro, in dieci momenti casuali, durante i dieci inverni che porteranno alla loro anelata unione. Il racconto del loro incontro, diciottenni su un vaporetto a Venezia, fino alla lontana e gelida Mosca, fra umori, tensioni, incomprensioni ed errori, attraverso le varie fasi della vita, dall'università, al lavoro, ai rapporti sbagliati, ai figli, fino alla consapevolezza della maturità, che finalmente porta la gioia.


Il regista: Valerio Mieli nasce a Roma nel 1978. Dopo studi in filosofia si dedica alla carriera universitaria che però abbandona nel 2004 per seguire la passione per il cinema e la fotografia. Studia regia e recitazione alla New York Film Academy e tiene a diverse mostre fotografiche, mentre collabora a sceneggiature e regie. Rientrato in Italia studia ancora presso il Centro Sperimentale e inizia con alcuni corti, presentati in vari festival. Dieci inverni  è il suo primo film, tratto da un suo romanzo.


Il film: Dieci inverni  è l'opera prima di un giovane regista italiano, nato come film di diploma alla fine dei suoi studi di cinema al Centro Sperimentale, e diventato un caso cinematografico grazie al passaparola ed all'apprezzamento della critica.
Presentato in sordina in una sezione parallela del Festival del Cinema di Venezia 2009, il piccolo film è arrivato piano piano al grande pubblico, riuscendo a conquistare svariati premi fra cui il Nastro d'Argento e il David di Donatello.
La storia è quella dell'amore fra due giovani raccontato nell'arco di dieci anni, fin dal loro primo incontro su un vaporetto della laguna veneta, nell'inverno del 1999. Camilla ha diciotto anni e si è appena trasferita a Venezia da una provincia del centro Italia, per frequentare l'università. Ha una grossa lampada in mano e sul vaporetto non può fare a meno di notare un giovane coetaneo, Silvestro, che invece in mano porta un albero di cachi. Questi due oggetti piuttosto voluminosi da trasportare su un mezzo pubblico e alquanto eccentrici, sembrano essere il simbolo della loro curiosità, del candore della loro giovinezza, dell'irruenza della loro voglia di vivere. Da qui l'inizio di un viaggio che accompagnerà i due ragazzi attraverso le delusioni della vita, gli sbagli, le esperienze, la maturità, raccontati grazie a dieci momenti catturati ognuno come fosse un quadro, durante uno dei dieci inverni che i due lasceranno passare prima di capire che sono fatti l'uno per l'altra.
Dice
il regista del film: "Dieci inverni è la storia di due ragazzi che non riuscendo ad amarsi subito devono imparare a farlo, destreggiandosi tra le difficoltà del diventare adulti. Per raccontare questa storia d´amore volevo una forma di romanticismo che fosse vera e fiabesca insieme. Per questo ho scelto di ambientare il film in una città poetica come Venezia, ma mostrandone il volto più quotidiano dei mercati, dei bàcari e dei vaporetti. In tutte le fasi della lavorazione, dalla scrittura al lavoro con gli attori, fino a quello sulla musica, la mia preoccupazione principale è stata di mantenere quest´equilibrio tra realismo e levità."
Tratto dal romanzo omonimo dello stesso Valerio Mieli, Dieci inverni  è stato prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, da Rai Cinema e dalla società russa
United Film Company, costituendo la prima coproduzione fra il nostro paese e la Russia.
Il film è stato girato in varie parti della laguna veneta compresa la stessa Venezia, e in Russia, a Mosca e in diverse località rurali del paese, durante il rigido inverno russo che ha messo a dura prova l'intera troupe durante le riprese.
Nel ruolo dei protagonisti, due fra i più promettenti giovani attori italiani in circolazione, Isabella Ragonese (Nuovomondo, Tutta la vita davanti, La nostra vita) e Michele Riondino (Il passato è una terra straniera, Fortapàsc, Noi credevamo).
La colonna sonora del film contiene il brano Parla piano, scritto e interpretato dal cantautore milanese Vinicio Capossela, che appare anche in un piccolo cameo durante la scena del matrimonio russo.
                                                                                                                      V.M.


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