IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON


regia David Fincher
con Brad Pitt, Cate Blanchett, Tilda Swinton,
Julia Ormond, Taraji P. Henson, Elias Koteas

sceneggiatura Eric Roth
fotografia Claudio Miranda
montaggio Kirk Baxter
scenografia Donald Graham Burt costumi Jaqueline West
musica Alexandre Desplat
produzione Frank Marshall, Kathleen Kennedy, Ceàn Chaffin
distribuzione Warner
durata 2h43m

Usa 2008
 

La trama: La storia di Benjamin Button che nasce con l'aspetto di un vecchio ottantenne il giorno della fine della Prima guerra mondiale. Il ricco padre, che non riesce a sopportare l'idea di un figlio mostruoso, lo abbandona e il piccolo viene adottato da una donna di colore. Con il passare degli anni il suo corpo inspiegabilmente ringiovanisce sempre più, fino a raggiungere le sembianze di un neonato. Vivrà un unico e disperato amore che rincorrerà tutta la vita.


Il regista: David Fincher nasce a Denver, Colorado, nel 1962 ma cresce in Oregon. Appena diciottenne lavora per la Industrial Light and Magic di George Lucas, agli effetti speciali de Il ritorno dello Jedi  e Indiana Jones e il tempio maledetto. Si afferma nel mondo della pubblicità e videoclip e nel 1992 passa al cinema, dirigendo il suo primo film, Alien 3. Seguono il cult Seven ('95), The game ('97), Fight Club ('99), Panic Room ('02), Zodiac ('07).


Il film: Il curioso caso di Benjamin Button  è uno di quei mitici film hollywoodiani dalla storia travagliata e colma di ostacoli che hanno rischiato di non vedere mai la luce della sala.
Il primo ad interessarsi ad un possibile progetto del film è stato il leggendario produttore Ray Stark, che già nel 1986 aveva in mente di trarre una sceneggiatura da un racconto breve di Francis Scott Fitzgerald, pubblicato nel 1922 all’interno della raccolta Tales oh the jazz age .
Anche se dalla storia in sé non scaturiva un grande appeal cinematografico, l’idea in essa contenuta di un uomo che nasce vecchio per morire giovane, nella sua semplicità appariva però da subito fantastica.

Nei primi anni novanta una prima sceneggiatura di Robin Swicord fu proposta a Steven Spielberg che si dimostra da subito entusiasta e introduce Tom Cruise, come protagonista. Preso tuttavia dalla lavorazione di Schindler’s list  e Jurassik Park, Spielberg è costretto ad abbandonare il progetto che viene allora proposto ad un ancora giovane e semisconosciuto David Fincher, ma che in quegli anni aveva già fatto parlare si sé con il terzo capitolo della saga di Alien.
Tuttavia il continuo rimandare la produzione del film si doveva soprattutto ad una ragione contingente ed invalicabile: pur essendo tutti convinti che sulla carta il film avesse un potenziale altissimo, i problemi legati alla sua realizzazione pratica restavano insormontabili, a causa innanzitutto di una ancora non sufficientemente moderna e sofisticata generazione di effetti speciali, che avrebbe costretto al casting di cinque o sei diversi attori per interpretare il protagonista nei diversi anni della sua vita.

Ad un certo punto si era arrivati ad una stasi che faceva presagire la irrealizzabilità tecnica del film. Intanto nomi prestigiosi del cinema americano e non, si susseguono nel corso degli anni a capo del progetto. Nel 1996 la regista polacca Agnieszka Holland, Ron Howard nel ’98, Spike Jonze nel 2000.
Nel 2001 lo sceneggiatore Eric Roth passa alla stesura di una nuova sceneggiatura e Fincher, che nel corso degli anni non aveva mai abbandonato l’idea di poter portare Benjamin Button sullo schermo, torna come probabile regista. Brad Pitt viene ingaggiato come protagonista, ma gli effetti speciali non sono ancora abbastanza sviluppati per garantire un risultato apprezzabile. Siamo intanto arrivati al 2005 quando il progetto entra in una fase più concreta. I costi di realizzazione sono tuttavia ancora molto alti, soprattutto per le nuove tecnologie di computer grafica da utilizzare. Viene abbandonata l’idea di girare il film a Baltimora, la città in cui si svolge l’azione nel romanzo, a causa degli elevati costi preventivati per riportare le location indietro di un secolo, per ambientare la storia a New Orleans, il cui quartiere francese e tutto il centro storico è rimasto inalterato nei secoli. Ma ad un passo dall’inizio delle riprese, nell’agosto 2005 l’uragano Katrina travolge la città ed il film viene bloccato di nuovo.
Le riprese iniziano finalmente nell’ottobre 2006 e la troupe resta nell'ex capitale della Louisiana per dieci mesi. Chilometri di pellicola girata, duecento locations diverse, migliaia di comparse, oltre cento ruoli parlanti, più di cinquecento accuratissimi costumi, per un film dal grande respiro, imponente, epico ma intimo e privato allo stesso tempo, che spazia dalla fine della prima guerra mondiale (giorno in cui Benjamin viene alla luce) fino ai giorni nostri.
Il curioso caso di Benjamin Button  è un film che attraversando diversi momenti del secolo da poco finito, racconta essenzialmente una storia d'amore eterno ma infelice, i cui due protagonisti hanno poco tempo a loro disposizione, vivendo esistenze che viaggiano in direzioni opposte l'una dall'altra. Si incontreranno solo per pochi illuminati anni in cui l'inesorabilità della vita terrena che porta lei verso la vecchiaia e lui verso una giovinezza mai vissuta, permetterà loro un breve momento di felice unione.
Struggente e malinconico, il film è soprattutto un film sulla morte. Non solo delle persone, anche se tutti i suoi personaggi muoiono, ma sulla fine di un mondo, di un'epoca, di una realtà inesorabilmente corrosa dal tempo che passa.
Il curioso caso di Benjamin Button  è stato forse la vittima più clamorosa del "tornado" The millionnaire  durante la consegna dei premi Oscar 2008. Candidato infatti a tredici premi, (quasi un record) ne ha guadagnati soltanto due, per la scenografia e per gli effetti speciali visivi, perdendo in tutte le altre categorie contro il rivale ango-indiano.
                                                                                                                      V.M.


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