THE GOOD SHEPHERD
regia Robert De Niro
con Matt Damon,
Angelina Jolie, Alec Baldwin, William Hurt
Robert De Niro, John Turturro, Billy Crudup, Timothy Hutton
sceneggiatura Eric Roth
fotografia Robert Richardson
montaggio Tariq Anwar
scenografia Jeannine Oppewall
costumi Ann Roth
musica Marcelo Zavos, Brice Fowler
produzione James G. Robinson, Jane
Rosenthal
distribuzione Medusa
durata 2h47m
Usa 2006
La trama: Quaranta
anni di storia della CIA, raccontati attraverso la vita di Edward Wilson,
eccellente studente universitario reclutato dai servizi segreti americani, che
servirà con onore e discrezione il proprio Paese fino a sacrificare gli
affetti familiari, e che sarà fra i fondatori dell'organizzazione segreta
americana.
Il regista: Fra
gli attori più importanti del cinema americano, Robert De Niro nasce a New York
nel 1943. Attore feticcio di Martin Scorsese, nella sua carriera ha recitato in
oltre settanta film ed ha vinto due Oscar. Ha fondato la casa di produzione
Tribeca Productions, da cui sono nati il Tribeca Film Center nel 1998 e il
Tribeca Film Festival nel 2002. La sua precedente regia risale al 1993 con il
film Bronx.
Il film: La storia
della più importante organizzazione segreta americana vista attraverso il
racconto della vita privata di uno dei suoi fondatori, dal 1939 fino alla crisi
di Cuba del 1961 che quasi scatenò la terza guerra mondiale, diretta da uno
degli attori più popolari del cinema americano, qui per la seconda volta passato
dietro la macchina da presa.
La storia è quella di Edward Wilson, eccellente studente di buona famiglia a
Yale che viene reclutato dalla società segreta degli Skull and Bones
(esiste davvero, ne hanno fatto parte Bush Senior e Junior), divenuto membro
dell'OSS, Ufficio Servizi Strategici, che nel 1947 si trasformerà
per volontà dell'allora presidente degli Stati Uniti Harry Truman, nella CIA.
Il suo credo inossidabile nei principi e nei valori patriottici, la sua buona
fede e la sua indiscussa disponibilità, trasformeranno Wilson in un uomo grigio,
tetro e paranoico che sacrificherà in nome degli ideali le cose a lui più care,
e coprirà ogni macchia per il bene del proprio Paese. Il personaggio di Wilson è
vagamente ispirato alla figura realmente esistita di William Jesus Angleton,
vero agente CIA, famoso per la sua estrema paranoia.
Interessato alla storia della CIA da anni, De Niro lesse casualmente la lista
dei migliori dieci script che non trovavano un produttore, decidendo di
realizzare proprio quello di The good shepherd, pronto da ben
trenta anni (anche Coppola aveva provato a portarlo sullo schermo) ma mai
trasformato in film. Dopo nove anni di ricerche accurate ed un'approfondita
preparazione arriva al pubblico un film monumentale, grande sotto diversi punti
di vista, ricco e sontuoso, meno critico di
Confessioni di una
mente pericolosa e di
Syriana
verso i servizi segreti americani, ma che si avvicina di più all'epica ed al
mito di film come Il padrino.
L'interesse di De Niro alla materia è tale che si prevede un sequel scritto
sempre da Eric Roth (lo stesso di
Munich),
che seguirà Wilson dalla caduta del muro di Berlino fino ai nostri giorni.
Girato fra New York, l'Inghilterra e Santo Domingo, The good sheperd
è stato un grosso investimento finanziario costato centodieci milioni di dollari
che vede impegnate un grande numero di star, a partire dal protagonista, un
grigio Matt Damon qui in una delle sue migliori interpretazioni, affiancato da
Angelina Jolie, moglie stoica ma perdente e rassegnata, e da molti altri famosi
attori americani tutti in piccoli ruoli, fra cui lo stesso De Niro.
La prima scelta del regista per il ruolo del protagonista è stata Leonardo
DiCaprio, sostituito poi da Damon in quanto ancora impegnato con le riprese di
The departed.
Prestigioso anche il cast tecnico che vede brillare nomi illustri del cinema
hollywoodiano come la scenografa Jeannine Oppewall (nomination all'Oscar per
Seabiscuit), il fotografo Robert Richardson (Oscar per
The aviator)
e la costumista Ann Roth (Oscar per Il paziente inglese).
Il film è stato presentato in concorso al festival del cinema di Berlino 2006.
V.M.
versione per la stampa