SOGNI E DELITTI

regia Woody Allen
con Ewan McGregor, Colin Farrell, Tom Wilkinson,
Hayley Atwell, Sally Hawkins, Claire Higgins

sceneggiatura Woody Allen
fotografia Vilmos Zsigmond
montaggio Alisa Lepselter
scenografia Maria Djurkovic costumi Jill Taylor
musica Philip Glass
produzione Virtual Studios, Wild Bunch
distribuzione Filmauro
durata 1h48m

G.B. 2007
 

La trama: Ian e Terry sono due fratelli inglesi di famiglia modesta. Il primo aiuta il padre nel ristorante di famiglia ma sogna di cambiare vita, l'altro fa il meccanico e gioca d'azzardo. Quando lo zio Howard che si è arricchito in Cina, di passaggio a Londra va a trovarli, i due pensano di sfruttare l'occasione, chiedendo l'aiuto del ricco parente. Lo zio si dimostra disponibile ad aiutarli, ma in cambio chiederà qualcosa molto difficile da accettare.


Il regista: Woody Allen nasce a Brooklyn il 1 dicembre 1935 e comincia a lavorare in TV come scrittore di gag. Il suo primo film è Prendi i soldi e scappa ('69) e da allora ha diretto oltre trenta film. Regista di culto per eccellenza, mette al centro di quasi la totalità dei suoi film le fobie e le paranoie del borghese medio newyorkese, il più delle volte artista, con riferimenti chiaramente autobiografici. Ha condiviso gran parte della sua produzione d'autore con due attrici alle quali è stato legato sentimentalmente, Diane Keaton e Mia Farrow, che appaiono in molti dei suoi film. Della sua lunga cinematografia ricordiamo Io e Annie ('77), Manhattan ('79), Zelig ('83), Hannah e le sue sorelle ('86), Crimini e misfatti ('89), Misterioso omicidio a Manhattan ('93), La dea dell'amore ('95), Tutti dicono I Love You ('96), Harry a pezzi ('97), Accordi e disaccordi ('99), Criminali da strapazzo ('00), La maledizione dello scorpione di giada ('01), Hollywood ending ('02), Anything Else ('03), Melinda e Melinda ('04), Match Point ('05), Scoop ('06).


Il film: Al suo terzo film inglese consecutivo, Woody Allen abbandona il tono leggero e quasi comico del precedente Scoop, per tornare al tema dell'omicidio e dell'avidità già percorso in Match Point, riportando sullo schermo atmosfere cupe e torbide, in cui il regista si muove con disinvoltura e lucidità impressionanti.
La storia di Ian e Terry ci dice che tutto può accadere e che l'avvicendarsi drammatico e irrefrenabile degli eventi dipende solo in minima parte dal nostro volere. La colpa dei due fratelli proletari è fondamentalmente quella di voler cambiare la loro situazione economica e sociale. Piuttosto eterogenei uno dall'altro, sono motivati da ragioni diverse che li spingono ad abbandonare un'esistenza in fondo fino a quel momento onesta, per macchiare la loro coscienza di un crimine molto grave. Uno vuole risolvere una volta per tutte i continui problemi legati a debiti di gioco, mentre l'altro aspira ad un arricchimento attraverso cui potersi elevare socialmente e mantenere uno stile di vita molto diverso da quello a cui è costretto da una realtà contingente. La tentazione insita nella proposta del ricco zio, è forte e mentre da un lato atterrisce, dall'altro affascina e ammalia i due sciocchi fratelli, tanto da far loro superare quel limite fragilissimo fra bene e male, fra legalità e crimine, gettandoli in una perdizione da cui non saranno più in grado di tirarsi fuori.
Mentre in Match Point il delitto era narrato come una conseguenza obbligata per il mantenimento del tenore di vita del protagonista, qui al contrario, rappresenta il mezzo attraverso il quale arrivare ad un miglioramento della propria condizione. Quindi, pur condividendo ambientazioni e location puramente british, pur avendo per protagonisti giovani uomini belli e all'apparenza positivi, di classe sociale bassa, spinti però da ambizione e arrivismo molto profondi, i due film divergono sia nella valenza stessa della messa in atto dell'azione criminosa, sia nella negazione o meno dell'impunità riservata ai responsabili.
Il rimando alla tragedia greca tanto amata dal regista, a cui fanno riferimento anche pellicole precedenti della sua filmografia come ad esempio La dea dell'amore (dai toni però, esilaranti e comici), è palese soprattutto nel titolo originale del film, Cassandra's dream, in cui Cassandra è sia il nome della barca che i due fratelli acquistano con i soldi sporchi, sia il richiamo alla profetessa della mitologia greca.
Sogni e delitti  si annovera in quella particolare sezione della cinematografia del grande regista newyorchese dedicata al lato criminale dell'animo umano, quello legato al delitto e al castigo. Lo stesso Allen ha dichiarato che se non avesse avuto il talento artistico, una strada affascinante da percorrere sarebbe stata proprio quella del crimine. Il fascino che il crimine esercita sul regista è molto evidente non solo in film in cui ha voluto ispezionarlo percorrendo il genere classico del cinema drammatico, come appunto Match Point  o Crimini e misfatti, ma anche in pellicole più leggere e goliardiche come Misterioso omicidio a Manhattan  o Criminali da strapazzo.
Il cast del film annovera due ottimi attori per la prima volta insieme sullo schermo, l'irlandese Colin Farrell e lo scozzese Ewan McGregor, che ci regalano interpretazioni di alto livello, fra le migliori delle loro rispettive carriere, mentre nei ruoli secondari delle fidanzate troviamo Hayley Atwell alla sua prima apparizione cinematografica e Sally Hawkins, attrice prediletta da Mike Leigh.
Da sottolineare la splendida cupezza della fotografia di Vilmos Zsigmond, alla seconda partecipazione con Allen, e le musiche appositamente scritte per il film da Philip Glass (The hours), che costituiscono una particolarità nella cinematografia del regista, i cui commenti musicali sono sempre di musica già esistente, per lo più jazz o classica.
                                                                                                                       V.M.

sito del film: www.cassandrasdreammovie.com



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