BURN AFTER READING

regia Joel e Ethan Coen
con George Clooney, Brad Pitt, Frances McDormand,
Tilda Swinton, John Malkovich, Richard Jenkins

sceneggiatura Joel e Ethan Coen
fotografia Emmanuel Lubezki
montaggio Joel e Ethan Coen
scenografia Jess Gonchor costumi Mary Zophres
musica Carter Burwell
produzione Working Title
distribuzione Medusa
durata 1h30m

Usa 2008
 

La trama: Quando Linda Litze e Chad Feldheimer, due sciocchi dipendenti di un centro sportivo, entrano casualmente in possesso di scottanti documenti segreti persi accidentalmente da un ex analista della CIA, pensano di avere in mano l'occasione di una vita e decidono di metterli in vendita su internet. Il legittimo proprietario naturalmente vuole riaverli senza sborsare un centesimo e questo darà il via ad una caccia aperta che scatenerà conseguenze inimmaginabili.


I registi: Nati a Minneapolis rispettivamente nel '54 e nel '57, Joel e Ethan Coen sono considerati fra i più personali autori statunitensi. Insieme hanno scritto e diretto numerosi lungometraggi tutti molto apprezzati fra cui ricordiamo Blood simple ('84), Arizona junior ('87), Crocevia della morte ('90), Barton Fink ('91) Palma d'Oro a Cannes, Mister Hula Hoop ('94), Fargo ('96) Oscar per la miglior sceneggiatura, miglior attrice Frances McDormand e miglior regia a Cannes, Il grande Lebowski ('98), Fratello dove sei? ('00), L'uomo che non c'era ('01) miglior regia a Cannes, Prima ti sposo, poi ti rovino ('03), The Ladykillers ('04), Non è un paese per vecchi ('07), quattro Oscar fra cui miglior film.


Il film: Scritto dai fratelli Coen prima di Non è un paese per vecchi, e come molti dei loro film ispirato da eventi o persone reali che in un modo o nell'altro, più o meno direttamente hanno incuriosito e scatenato la loro fantasia contorta, Burn after reading  è un film dal genere indistinto, a metà fra il thriller spionistico tipo saga Jason Bourne (ma senza esplosioni), e la classica commedia nera dei due terribili fratelli di Minneapolis, che è ormai il marchio di fabbrica del loro originalissimo cinema.
Personaggi stralunati, sopra le righe e completamente travolti dalle loro ossessioni animano un racconto esilarante, dal ritmo elevato che non ci risparmia colpi di scena inaspettati. Vediamo così il personaggio di Osborne Cox, che perso il suo ruolo di rilievo all'interno della CIA, lascia andare tutti i punti saldi della sua esistenza, quello di sua moglie Katie, austera, egoista quanto fedifraga, o quello di Linda Litze, cinquantenne sull'orlo di una crisi di nervi ossessionata dalla chirurgia plastica, o del collega narciso e bello quanto stupido Chad Feldheimer, per finire con quello dello sceriffo federale
Harry Pfarrer, così idiota da non avere la più pallida idea di quanto le cose siano più grandi di lui.
Storia di spie e di intrighi curiosa, divertente ma immancabilmente tinta di nero, Burn after reading  è ambientata in un'austera e misteriosa Washington, per la prima volta scelta come palcoscenico dai Coen, ed è soprattutto una storia che racconta di persone estremamente stupide e di come questa stupidità possa spingerle ad azioni altrettanto sciocche.
Tutti i personaggi del film sono persone di mezza età che stanno attraversando chi per un motivo chi per un altro, un periodo di crisi, sessuale, esistenziale, professionale, scatenato dalla paura di invecchiare, dalla perdita del lavoro o dall'ossessione dei soldi facili.
Joel e Ethan Coen hanno pensato e scritto i diversi ruoli cucendoli addosso ai loro attori prediletti con cui avevano già lavorato in passato come George Clooney (Prima ti sposo, poi ti rovino  e Fratello, dove sei?), Frances McDormand (praticamente in tutti i loro film), Richard Jenkins (L'uomo che non c'era), ma scegliendo anche ruoli per artisti con cui si sono incontrati per la prima volta come John Malkovich, Tilda Swinton e Brad Pitt. 
Il risultato finale è quello di una commedia nera in perfetto stile Coen, divertente, entusiasmante e piena di guizzi geniali, che ci regala interpretazioni inedite e memorabili, e che ha il merito anche di aver saputo sapientemente trasformare due dei più famosi sex symbol di Hollywood (Clooney e Pitt) in due perfetti imbecilli.
                                                                                                                       V.M.



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