LE TRE SEPOLTURE
regia Tommy Lee Jones
con Tommy Lee Jones, Barry Pepper,
Julio César Cedillo,
January Jones, Dwight Yoakam, Melissa Leo
sceneggiatura Guillermo Arriaga
fotografia Chris Menges
montaggio Roberto Silvi
scenografia Jeff Knipp
costumi Kathleen Kiatta
musica Marco Beltrami
produzione Fitzgerald, Besson, Le Pogam,
Lee Jones
distribuzione 01 Disrtibution
durata 1h54m
Usa 2005
La trama: Nel
deserto a confine tra Texas e Messico viene ritrovato il corpo di Melquiades
Estrada, un onesto lavoratore messicano, ucciso a fucilate e malamente
seppellito. Le autorità locali, del tutto disinteressate, tumulano il corpo nel
cimitero della città e chiudono il caso. Ma Pete Perkins, ranchero amico del
morto, scova per suo conto l'assassino, obbligandolo a disseppellire il corpo ed
a trasportarlo in Messico, nel paese natale dove Melquiades avrebbe voluto
essere sepolto.
Il regista: Attore,
nato in Texas nel 1946, dopo un discreto successo come caratterista nei film
polizieschi degli anni settanta, Tommy Lee Jones vive un periodo di crisi
professionale durante il quale la sua carriera sembra finita. E' Il fuggitivo
('93), per cui vince un Oscar, a rilanciarlo ed oggi è uno dei più apprezzati e
ricercati attori statunitensi. Fra gli oltre cinquanta film da lui interpretati
ricordiamo Trappola in alto mare ('92), Tra cielo e terra ('93),
Assassini nati ('94), Men in black ('97), The hunted ('03),
The missing ('03). Le tre sepolture è la sua prima regia.
Il film: Il
veterano attore Tommy Lee Jones sceglie come soggetto per la sua prima regia,
una storia di amicizia, di redenzione e di diritti civili, ambientata sul
confine fra Stati Uniti e Messico, dove a regnare è la legge della frontiera,
morire può essere una casualità, e dove la responsabilità di un omicidio può
vanificarsi nell'indifferenza generale. Per questo si affida alla sceneggiatura
del talentuoso Guillermo Arriaga (scrittore prediletto da un altro messicano
DOC, il regista Alejandro Gonzalez Inarritu, per cui ha scritto i soggetti di
tutti i suoi film,
Amores perros,
21 grammi
e Babel), che crea una storia dal gusto antico, romantica e crepuscolare,
allo stesso tempo folle e imprevedibile, lasciando campo aperto agli scenari
incontaminati del Texas e del Messico, capace di mescolare sentimenti come
l'amicizia e la vendetta, al bisogno di redenzione o di perdono.
L'intenzione del regista era quella di presentare la realtà diversa delle due
sponde del Rio Grande, fiume che divide gli Usa dal Messico, dove ogni anno
decine di clandestini trovano la morte mentre cercano di entrare negli Stati
Uniti. Da un lato un paese povero, bisognoso, che vede la ricchezza a pochi
passi; dall'altra il paese più ricco del mondo, che combatte la clandestinità,
malgrado la propria economia collasserebbe all'istante senza il lavoro dei
messicani illegali.
Al centro del racconto il rapporto fra due uomini molti diversi uno dall'altro,
che rappresentano in un certo senso la vecchia e la nuova America: Pete, un
ranchero d'altri tempi, un cow-boy per cui valori come l'amicizia, il rispetto e
la tolleranza sono fondamentali, un dinosauro disilluso che girovaga nel
frastuono dell'attuale mondo globalizzato, e Mike, una guardia di frontiera, la
personificazione di tale mondo, una persona vuota spiritualmente, sola, arida,
che ama se stesso e il suo apparire più di ogni altra cosa, che ha una bella
moglie da esibire, ma che non ama. Il viaggio a cui Pete lo obbligherà, sarà per
Mike un percorso di scoperta di valori sconosciuti, di rinascita e di
redenzione, in cui Pete sarà una guida e un punto di riferimento.
Il film è scandito dai momenti delle tre sepolture di Melquiades Estrada,
l'amico messicano del ranchero texano; quella frettolosa nel deserto per mano
del suo assassino, quella ufficiale, anonima delle autorità, e quella della
redenzione e del rispetto voluta da Pete, momenti che in un certo senso segnano
il mutare dell'animo di Mike, che alla fine del film sarà un uomo diverso e
migliore.
Un film sul dolore quindi, sull'amicizia, quella vera che lega due uomini, sulla
perdita e sulla redenzione, sullo sfondo di un'America di frontiera, antica e
leggendaria, lontana anni luce dallo scintillio delle grandi metropoli.
Oltre che nei panni di regista, troviamo Tommy Lee Jones come interprete del
monolitico personaggio di Pete, mentre il sempre più bravo Barry Pepper (Salvate
il soldato Ryan,
La 25a ora)
veste i panni del cinico Mike. In ruoli di contorno vediamo Melissa Leo (21
grammi), la scoperta January Jones, e nel ruolo del vecchio cieco, Levon
Helm, batterista del famoso gruppo The Band.
Girato in 43 giorni in West Texas, nei luoghi dove il regista è nato e
cresciuto, Le tre sepolture è stato presentato in concorso al Festival di
Cannes 2005, dove ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura e quello per
il miglior attore a Tommy Lee Jones.
V.M.
versione per la stampa