ANCHE LIBERO
VA BENE
regia Kim Rossi Stuart
con Alessandro Morace, Barbora
Bobulowa,
Kim Rossi Stuart, Marta Nobile
sceneggiatura Linda Ferri, Federico
Starnone,
Francesco Giammusso, Kim Rossi Stuart
fotografia Stefano Falivene montaggio
Marco Spoletini
scenografia Stefano Giambanco
costumi Sonu Mishra
musica Banda Osiris
produzione Rai Cinema - Palomar
distribuzione 01 Distribution
durata 1h45m
Italia 2006
La trama: Tommi
ha undici anni e vive con il padre Renato e la sorella Viola. La vita scorre
tranquilla come in una normale famiglia, fra gioie e dispiaceri di ogni giorno.
Il bambino sogna di entrare in una scuola di calcio ma frequenta un corso di
nuoto,
assecondando controvoglia i desideri del padre. Il ritorno improvviso di
Stefania, la madre che più volte ha abbandonato la famiglia, fa esplodere
tensioni e crea squilibri che porteranno a conseguenze drammatiche.
Il regista: Nato
nel 1969 a Roma, dopo 22 anni di cinema, teatro e televisione, passa
dietro la macchina da presa per questa sua prima regia. Nella sua carriera di
attore cinematografico ha lavorato con alcuni fra i maggiori registi italiani.
Dei suoi in tredici film ricordiamo Senza pelle e I giardini
dell'Eden di Alessandro D'Alatri, Al di là delle nuvole
di Michelangelo Antonioni, La ballata del lavavetri di Peter
Del Monte, Pinocchio di Roberto Benigni,
Le chiavi di casa
di Gianni Amelio, Romanzo criminale di Michele Placido.
Il film: Nel suo
primo film da regista Kim Rossi Stuart sceglie un argomento non facile come
quello della paternità, filtrandolo attraverso temi sociali come il disagio
economico dell'Italia di oggi e lo sfascio dei rapporti familiari, e lo fa con
sicurezza e personalità notevoli, rare in un'opera prima che risulta essere
matura, sferzante e potente come poche.
Storia di una famiglia disastrata, piegata non solo dai problemi economici, ma
soprattutto dalla perdita dei valori familiari più importanti, smembrata
dall'abbandono della madre che getta tutti in uno stato di torpore, dietro cui
si nasconde un malcelato risentimento, soprattutto del padre, che pur essendo
affezionato e premuroso nei confronti dei figli, li imprigiona con fare rigido e
severo. Si legge nel suo sguardo la ferita dell'abbandono, uno squarcio che
coinvolge e influenza il suo pur bel rapporto con i figli, che ama ma che sa di
maltrattare. L'inquietudine che sopisce nell'animo dell'uomo, si rivela con
tutta la sua drammaticità e violenza nelle liti furibonde che si scatenano al
rientro della moglie in famiglia (sequenze che costituiscono i picchi del film,
dove gli attori tutti, danno prove recitative altissime), da cui scaturiscono
ondate di violenza psicologica quasi insopportabili nei confronti dei bambini,
sgomenti testimoni dell'odio irresponsabile dei genitori. Due adulti che non
sanno gestire loro stessi, i rapporti fra di loro e la loro famiglia, a volte
sopportata come un peso non voluto; Stefania, bella e fragile, amante della
vita, che non riesce ad ingabbiare se stessa nella routine di una vita familiare
qualsiasi e scappa, piena di sensi di colpa e di ripensamenti, divisa fra i suoi
desideri di donna e le responsabilità di madre e moglie; e Renato, duro e
superbo, pieno di principi che impone ai bambini, segnato dall'abbandono della
moglie e che non riesce più a lasciarsi andare all'amore totale che nutre verso
i figli, succube oltretutto di una cattiva situazione economica a cui, pur
essendone l'unico responsabile, cerca invano di trovare altre cause.
Film immediato e attuale, sintetico, vero, che mai si lascia andare a
sentimentalismi o facile patetismo, film sull'infanzia di nuovo negata (La
guerra di Mario), sul passaggio esile e delicato fra l'essere bambino e
la consapevolezza del crescere. Film sull'amore vero, paterno e filiale, forte,
provato ma che va oltre tutto.
Anche libero va bene, bello anche nel titolo, annovera nel cast oltre ai
già nominati due attori adulti, Kim Rossi Stuart e Barbora Bobulowa, entrambi al
meglio del loro mestiere di attori, un bambino del tutto non professionista,
Alessandro Morace, scelto dal regista dopo lunghi provini, di una bravura
disarmante e spontanea, che ci regala sguardi ed espressioni uniche, uno dei
numerosi pregi del film. Da non dimenticare infine, la freschezza e disinvoltura
di Marta Nobile, l'altra bambina della famiglia.
Inizialmente il ruolo del padre doveva essere interpretato da Sergio Rubini, ma
alla rinuncia dell'attore per motivi personali, Kim Rossi Stuart ha deciso di
recitare lui stesso nel film oltre che dirigerlo.
Presentato a Cannes nella Quinzaine des Réalisateurs, Anche libero va bene
è sicuramente il miglior film italiano del 2006, e una delle opere prime più
riuscite degli ultimi anni.
V.M.
versione per la stampa