PICCOLI AFFARI SPORCHI

di Stephen Frears
con Audrey Tautou, Chiwetel Ejiofor, Sergi Lopez,
Sophie Okonedo, Benedict Wong
sceneggiatura Steven Knight
fotografia Chris Menges
montaggio Mick Audsley
musica Nathan Larson 
scenografia Hugo Luczyc-Wyhowski
produzione Celador Films
distribuzione Buena Vista
durata 1h42m

G.B. 2002


La trama: Okwe, immigrato clandestino, fa mille lavori per sbarcare il lunario; di giorno è un tassista mentre di notte fa il portiere in vecchio albergo di Londra frequentato da prostitute e pochi di buono. Divide un misero appartamento con Senay, una bella ragazza turca in attesa di permesso di soggiorno, che lavora in nero nello stesso hotel. Un giorno Okwe fa una macabra scoperta in una delle camere dell'albergo che lo induce a sospettare un terribile traffico d'organi, di cui gli immigrati sono le prime vittime.


Il regista: Stephen Frears nasce a Leicester nel 1941 e dopo la laurea in Legge a Cambridge si avvicina al teatro e al cinema, crescendo professionalmente accanto a Mike Leigh e Ken Loach. Alla fine degli anni sessanta è aiuto regista di Lindsay Anderson sul set di Se. Dopo vari lavori per la televisione ottiene il successo internazionale con My beautiful laundrette ('85) a cui seguono Prick up - L'importanza di essere Joe ('87) e Sammy e Rosie vanno a letto ('87). Nel 1989 conquista Hollywood vincendo tre Oscar con Le relazioni pericolose. Seguono Rischiose abitudini ('90), Mary Reilly ('96), The Hi-lo Country ('98), Alta fedeltà ('99), Liam ('00).


Il film: da uno dei registi inglesi più interessanti, da sempre attento ai problemi dell'integrazione razziale e sessuale, arriva un film che si pone fra i migliori noir degli ultimi anni, ambientato nella Londra sinistra e plumbea delle periferie abitate da personaggi inquietanti, splendidamente disegnati sullo sfondo di un sottobosco criminale di rara crudeltà e squallore. 
I personaggi principali sono tre, Okwe, un eccellente Chjwetel Ejiofor, attore inglese poco noto di origini nigeriane già visto in Amistad, Senay, interpretata da Audrey Tautou (Il favoloso mondo di Amelie) e Sneaky, a cui Sergi Lopez (Una relazione privata) dona un inquietante, sinistro alone di compiaciuta cattiveria.
Tre protagonisti per una storia che mette a fuoco una realtà di questa nostra società moderna sconosciuta ai più ma che il regista ha voluto raccontare apertamente; quella dei clandestini che in cambio di un permesso di soggiorno o di un passaporto falso vendono i propri organi, e che costituisce un mercato molto attivo e redditizio in tutta Europa.
Nel film si vedono solo personaggi che appartengono ad una sottoclasse della società, non ci sono inglesi ma soltanto turchi, ispanici, africani e cinesi, persone invisibili che sono disposte a tutto pur di vedere riconosciuta la propria dignità di individui di fronte al mondo.
Riconosciuta come una delle migliori dell'anno, la sceneggiatura di Steven Knight ha ricevuto plausi e premi in tutto il mondo, dopo il passaggio a Venezia dove il film era in concorso.