UNA RELAZIONE PRIVATA
di Frédéric
Fonteneyne
Gli
Interpreti: Sergi Lopez (L'uomo), Nathalie Baye (la donna).
La Trama: Un uomo e una donna s'incontrano per vivere una segreta
perversione. Ma, quando il sesso diventa amore, iniziano i guai.
Il Regista: Il trentunenne Frédéric Fonteneyne, nato a Uccle e residente a Bruxelles, è alla sua prima avventura internazionale grazie al Festival di Venezia che ha ospitato il film.
Il Film: Il ben più incisivo e significativo titolo originale, Une
Liaison Pornoghraphique, dà la sua vera identità a questo sofisticato
racconto dei sentimenti umani. I due straordinari attori che fra un bar e una
camera d'albergo, per ottanta minuti sono ininterrottamente in scena,
costituiscono quello che è la vera forza del film, insieme al fatto che lo
spettatore non scoprirà mai l'incoffessabile fantasia sessuale dei due
protagonisti che viene consumata sempre dietro porte d'albergo chiuse.
Nathalie Baye è stata incoronata come miglior attrice a Venezia.
Approfondimento
Malgrado il titolo
(originale), Une liaison pornographique del giovane regista belga
Fréderic Fonteyne, non ha niente di scabroso, pur raccontando una storia che in
apparenza potrebbe somigliare a Ultimo tango a Parigi: l'incontro
attraverso un annuncio fra un uomo e una donna che decidono di basare la loro
relazione sul sesso, senza rivelarsi niente delle proprie esistenze, finendo poi
con l'innamorarsi l'uno dell'altra. "Amo molto il film di Bertolucci - dice
il regista - ma il mio è molto diverso. Più che una storia d'amore è la
storia del ricordo di questa relazione, raccontata davanti alla cinepresa dai
due protagonisti, ciascuno dei quali fornisce la sua versione, fatta di piccole
menzogne, omissioni e vuoti di memoria, che contrasta con le immagini del
film".
In cosa consiste dunque il "legame pornografico"? "Nella parola -
aggiunge Fonteyne - nel fatto di esibire - davanti allo sguardo di altri - una
cosa intima come l'amore, la passione. I due personaggi hanno il bisogno
fortissimo di raccontare la loro storia per riviverla e liberarsi del fantasma
sessuale che hanno creato per colmare il loro vuoto: il ricordo è a volte
piacevole, altre doloroso". Non ci sono quindi sequenze particolarmente
hard... "Ho scelto di essere pudico. C'è solo una lunga scena in cui i due
fanno l'amore. Per il resto si tratta di un film volutamente ipnotico e
ripetitivo, poichè si svolge sempre negli stessi luoghi".
Per quanto riguarda la scelta dei due interpreti, Nathalie Baye e Sergi Lopez,
Fonteyne ha pensato quasi subito alla prima e molto dopo al secondo, precisando
che "sul set abbiamo deciso di comune accordo di non approfondire troppo
background, abitudini e passato dei personaggi, concentrandoci soltanto sul
presente, sul momento del loro incontro. Questo per mantenere un'aura di mistero
nella coppia".
Autore di una serie di corti e del lungometraggio Max et Bobo del 1997,
interpretato tra l'altro dall'attore italiano Alfredo Pea, Fonteyne ha potuto
realizzare con un budget medio Una relazione privata, ma senza nessuna
limitazione. "Il mercato - aggiunge il regista - è quasi inesistente nel
Belgio, dunque si è obbligati a fare coproduzioni con altri paesi. Non è stato
quindi facile per me passare dal corto al lungometraggio due anni fa". Il
merito di aver portato a compimento questo secondo film va naturalmente
condiviso con i suoi amici e compagni alla scuola di cinema di Bruxelles,
Philippe Blasband e Patrick Quinet - rispettivamente sceneggiatore e produttore
del film - che formano insieme a Fonteyne un trio molto affiatato.
Il punto di vista
di Nathalie Baye
"In genere
scelgo ruoli che non mi assomigliano, l'ignoto è più interessante. Eppure,
avvicinandomi alla protagonista di questa storia d'amore alla rovescia, nata
all'inizio come pura relazione sessuale, mi sembrava di capirla così bene. Mi
sono resa conto che non aveva importanza chi fosse, che passato avesse: in
questa storia "lui" e "lei" esistono solo in funzione dello
sguardo dell'altro. Così mi sono sentita libera di esprimere l'emozione del
momento.
Quando ti fanno il regalo di una simile parte, non hai voglia di cincischiare.
Volevo immedesimarmi in questo personaggio. Non mi sono risparmiata. Più vado
avanti in questo mestiere e più ho voglio di divertirmi, di lasciarmi andare.
Come dice Sofia Loren, "Se ha delle inquadrature in cui è bella, un'attrice
può anche permettersi di essere brutta nelle altre".