ONORA IL PADRE E LA MADRE

regia Sidney Lumet
con Philip Seymour Hoffman, Ethan Hawke, Marisa Tomei,
Albert Finney, Rosemary Harris, Amy Ryan, Michael Shannon

sceneggiatura Kelly Masterson
fotografia Ron Fortunato
montaggio Tom Swartwout
scenografia Christopher Nowak costumi Tina Nigro
musica Carter Burwell
produzione Michael Cerenzie
distribuzione Medusa
durata 2h00m

Usa 2007
 

La trama: Andy e Hank sono due fratelli che per motivi diversi hanno un disperato bisogno di soldi. Uno ruba dalle casse della società per cui lavora, l'altro non riesce a pagare gli alimenti alla ex-moglie, ed ha problemi di alcolismo. Insieme mettono in atto un piano sulla carta geniale: rapinare la gioielleria dei genitori, coperta da una solida assicurazione. Ma le cose non andranno esattamente come loro hanno previsto.


Il regista: Leggendario regista americano, Sidney Lumet nasce nel 1924 a Philadelphia, e dopo anni di teatro, debutta nel cinema nel 1957 con La parola ai giurati, ottenendo subito una candidatura all'Oscar come miglior regista. Fra le sue numerose regie ricordiamo Il lungo viaggio verso la notte ('62), La collina del disonore ('65), L'uomo del banco dei pegni ('65), Serpico ('73), Assassinio sull'Orient-Express ('74), Quel pomeriggio di un giorno da cani ('75), Quinto potere ('76), Il verdetto ('82), Prova a incastrarmi ('06). Nel corso degli anni i suoi film hanno ottenuto oltre cinquanta candidature agli Oscar.


Il film: Uno dei migliori film presentati fuori concorso alla Festa del Cinema di Roma 2007, Onora il padre e la madre  è fondamentalmente la storia di un fallimento familiare raccontato come un noir moderno da uno dei registi più illustri della vecchia Hollywood, un maestro di cui si ricordano molte pietre miliari che costellano la storia del cinema.
La cosa che per prima attira l'attenzione è la modernità di una pellicola che sembra essere diretta da un trentenne e non da un ultraottantenne. Il ritmo giovane e fresco impresso al film da un racconto che non segue una logica lineare, presentato attraverso continui sbalzi temporali e costruito seguendo flashback o flashforward che assecondano l'ottica e i punti di vista dei diversi personaggi, riconduce ad una precisa forma cinematografica del cinema americano degli ultimi decenni, definita ormai per antonomasia tarantiniana, che ricorda appunto film come Le iene, Jackie Brown  o Pulp fiction.
La stessa scena viene mostrata ripetutamente da angolazioni diverse come se l'anima del film seguisse il senso di colpa dei personaggi e il loro tornare a ripensare agli eventi accaduti, in cerca di una via d'uscita che non c'è, di una giustificazione alle loro colpe o di una assoluzione che non può arrivare, e questo ci conduce al vero cuore della storia e al grande fulcro del racconto che è quello dell'ineluttabilità dell'azione umana, del senso biblico e tragico legato alla vita terrena, dell'autodistruzione verso cui i personaggi si condannano, della redenzione negata.
La conclamata rappresentazione di un evento peccaminoso orribile e inaccettabile, cela la dissoluzione della famiglia, che il film smembra e decostruisce senza pietà. Una famiglia che malgrado l'apparenza è alla deriva, i cui componenti hanno tutti delle colpe, dai due figli snaturati, un megalomane e un perdente, ad una madre troppo debole per trasformare i figli in persone adulte e mature, ad un padre troppo assente e impegnato soltanto all'arricchimento materiale della famiglia. Una tragedia greca che parla di padri che non riescono a tramandare valori ai propri figli, che parla di peccato, di vendetta e di ineluttabilità divina.
Sidney Lumet ha ricevuto la sceneggiatura di Onora il padre e la madre  direttamente per posta dal produttore Michael Cerenzie, cosa del tutto inusuale nell'industria cinematografica americana. Questo fatto peculiare ha incuriosito il veterano regista che è rimasto subito colpito dal senso biblico e spirituale legato al peccato racchiuso nello script firmato da Kelly Masterson, qui alla sua prima sceneggiatura originale dopo molti adattamenti sia televisivi che cinematografici.
Sicuramente uno dei più notevoli film dell'anno, Onora il padre e la madre  è stato forse l'esclusione più lampante agli Oscar 2007 dove il film è stato completamente e ingiustamente ignorato. Oltre alla forza della storia e alla freschezza e potenza della struttura registica, Onora il padre e la madre  annovera nel suo cast sei attori in stato di grazia, tutti in passato nominati agli Oscar (alcuni anche vincitori) che offrono alcune delle migliori interpretazioni dell'anno. La gara di bravura fra Hawke, Hoffman e la Tomei è senza vincitori, mentre la disperazione del veterano Albert Finney rimane indelebile. In ruoli più piccoli Rosemary Harris e Amy Ryan, emersa con forza nel film Gone baby gone, si distinguono per l'accuratezza con cui dipingono i rispettivi personaggi.
Il titolo originale del film Before the devil knows you're dead , si rifà ad un vecchio detto irlandese usato al momento del brindisi: "May you be in heaven half an hour before the devil knows you're dead" (Possa tu essere in Paradiso mezz'ora prima che il diavolo si accorga che sei morto).
                                                                                                                      V.M.


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