LA TERRA
regia Sergio Rubini con Fabrizio Bentivoglio, Paolo Briguglia, Massimo Venturiello Emilio Solfrizzi, Claudia Gerini, Sergio Rubini sceneggiatura Angelo Pasquini, Carla Cavalluzzi, Sergio Rubini fotografia Fabio Cianchetti montaggio Giogiò Franchini costumi Patrizia Chericoni, Florence Emir musica Pino Donaggio scenografia Luca Gobbi produzione Fandango distribuzione Medusa durata 1h52m Italia 2006 La trama: Luigi ha abbandonato ancora adolescente la nativa Puglia, a causa di dissapori con il padre autoritario, e non vi ha mai fatto ritorno. Oggi, dopo molti anni è richiamato a casa dai fratelli Michele e Mario, che non riescono ad ottenere il consenso alla vendita della tenuta di famiglia, dal fratellastro Aldo. Una volta sul posto, Luigi incontra l'inquietante Tonino, l'usuraio della città, che sembra essere molto coinvolto negli affari della famiglia. Il regista: Attore, sceneggiatore e regista, Rubini nasce a Grumo Appula in provincia di Bari nel 1959. Si trasferisce nel '78 a Roma per studiare cinema all'Accademia Nazionale di Arte Drammatica. Inizia come attore e regista in teatro per poi approdare nel 1987 al cinema con Fellini (L'intervista). Il suo primo lungometraggio è La stazione ('90) che lo consacra come giovane promessa del cinema italiano, con un Nastro d'Argento, un David di Donatello e il Premio Fipresci a Venezia. Le altre sue regie sono La bionda ('92), Prestazione straordinaria ('94), Il viaggio della sposa '97), Tutto l'amore che c'è ('00), L'anima gemella ('02), L'amore ritorna ('03). Il film: Ennesimo
ritorno alla terra delle origini per il regista pugliese dopo il debutto de
La stazione (perseguito successivamente negli anni in
L'anima
gemella e L'amore ritorna), questo La terra nasce
nella migliore tradizione del film corale, dipingendo il consueto ritratto
grottesco di un'Italietta piccolo borghese e provinciale che malgrado la
modernizzazione non riesce a cambiare; vediamo così il politico
intrallazzatore e truffaldino, il borghese arricchito, l'extracomunitario
perennemente sfruttato e l'intellettuale che è fuggito da tutto e da tutti, in
un convincente lavoro d'insieme che improvvisamente cambia registro e vira verso
un vero e proprio noir, con incluso il cattivo di turno e condito addirittura di omicidio. |