L'AMORE
SOSPETTO
regia Emmanuel Carrère con Vincent Lindon, Emmanuelle Devos, Hippolyte Girardot, Cylia Malki, Mathieu Amalric sceneggiatura Jerome Beaujour, Emmanuel Carrère fotografia Patrick Blossier montaggio Camille Cotte scenografia Josiane Morand costumi Elisabeth Tavernier musica Philip Glass produzione Anne-Dominique Toussaint, Romain Le Grand distribuzione Nexo durata 1h26m Francia 2005 La trama: Quando Marc decide di tagliarsi i baffi che porta da più di dieci anni, nessuno sembra accorgersene. Sua moglie Agnès, gli amici, i colleghi di lavoro, nessuno sembra notare il cambiamento e di fronte allo smarrimento dell'uomo, cercano di convincerlo che i baffi non li ha mai avuti. Marc comincia a domandarsi se stia impazzando, o se gli altri abbiano costruito un complotto attorno a lui. Il regista: Emmanuel Carrère nasce a Parigi nel 1957. Giornalista, scrittore, sceneggiatore, lavora per Positiv e Telerama. Da suoi precedenti romanzi sono stati tratti altri due film, La settimana bianca e L'avversario di Nicole Garcia. Ha scritto anche una biografia di Philip K. Dick. Nel 2003 presenta a Venezia il documentario Ritorno a Kotelnitch. Con L'amore sospetto, suo primo film di finzione, vince la Quinzaine des Réalisateurs a Cannes. Il film: L'amore
sospetto è la storia della crisi di un amore, di una relazione di coppia
apparentemente felice e appagante ma in realtà minata da sospetti, insicurezze e
sfiducia nell'altro. Nel bel mondo di un affermato architetto parigino, bella
moglie, solida carriera, un appartamento minimalista dove ogni cosa è al suo
posto, tutto precipita quando lui decide di tagliarsi i baffi. Un gesto senza
importanza, apparentemente privo di qualsiasi possibile, futura conseguenza, ma
che getta il protagonista in un vortice di dubbi, follia e insicurezze,
schiacciandolo sotto un enorme senso di perdita di equilibrio mentale che lo
porta a dubitare delle persone che ama, della moglie, degli amici, a non trovare
più le certezze non solo psicologiche, ma soprattutto fisiche della sua vita
fino a quel momento. Nessuno sembra accorgersi del cambiamento fisico sul volto
di Marc, che a questo punto non ritrova più se stesso, si guarda costantemente
allo specchio, passandosi la mano su quel breve tratto di pelle ormai
irrimediabilmente glabro, paranoico, sospettoso verso la moglie che pensa sia la
mente di un complotto studiato per farlo impazzire. Il sospetto è il secondo
protagonista del film, analizzato come elemento che scardina la solidità di una
coppia, rompe gli equilibri e crea la catastrofe, a cui il protagonista sembra
non riuscire a sopravvivere. Il racconto prosegue creando nello spettatore
sempre più tensione, offrendo elementi che complicano vertiginosamente la
situazione, e amplificano il senso di smarrimento e di follia del protagonista,
insinuando un'idea di complotto sempre più forte. |