MYSTIC RIVER
regia Clint Eastwood
con Sean Penn, Tim Robbins, Kevin Bacon,
Marcia Gay Harden, Laura Linney, Laurence Fishburne
sceneggiatura Brian Helgeland
fotografia Tom Stern costumi Deborah
Hopper
montaggio Joel Cox
scenografia Henry Bumstead
musica Lennie Niehaus
produzione Robert Lorenz, Judie G. Hoyt, Clint
Eastwood
distribuzione Warner
durata 2h10m
Usa 2003
La trama: Jimmy, Dave e Sean, amici fin dall'infanzia, sono cresciuti in un sobborgo di Boston, fino a quando un dramma di cui Dave è rimasto vittima, li ha separati. Dopo venticinque anni è un altro terribile episodio che li riunisce, riportando alla luce rancori sopiti e misteri nascosti, scatenando una serie di eventi che travolgerà tutti in un vortice di vendette, tradimenti e paura.
Il regista: L'eroe per antonomasia degli spaghetti western italiani nasce a San Francisco nel 1930 e inizia come attore nel '64 nel film Per un pugno di dollari di Sergio Leone. Negli anni Settanta si specializza nel ruolo del poliziotto grazie alla saga dell'Ispettore Callaghan. Brivido nella notte ('71) è la prima delle sue 24 regie, fra cui ricordiamo: Il texano dagli occhi di ghiaccio ('76), L'uomo nel mirino ('77), Bird ('88), Gli spietati ('92), cinque Oscar fra cui regia e film, Un mondo perfetto ('93), I ponti di Madison County ('95), Potere assoluto ('96), Debito di sangue ('02), Million Dollar Baby ('04), quattro Oscar fra cui regia e film.
Il film: tratto da
un romanzo del giallista di fama Dennis Lehane, il film, apprezzatissimo dalla
critica a Cannes dove era in concorso, si presenta come un perfetto thriller
nero, dai risvolti torbidi e oscuri. Ambientato nella periferia di una Boston
lontanissima da quella scintillante e fascinosa degli opuscoli turistici, il
film racconta vari personaggi messi di fronte ad un evento tragico che li
riavvicina dopo anni di lontananza, facendo riaffiorare emozioni e risentimenti
mai dimenticati. Ottimo nella direzione degli attori, tutti strepitosi, Clint
Eastwood si conferma come uno degli ultimi grandi registi americani capaci di
guardare alla nostra realtà attraverso uno sguardo glaciale e inflessibile,
indagando i mali moderni, quali la pedofilia, o su problemi legati all'etica e
alla morale, come l'eutanasia, tema protagonista del suo ultimo film
Million Dollar Baby.
Un Eastwood che non ha paura di schierarsi, eroico in tutti i sensi, che non
teme di assegnare i due ruoli principali a due degli attori più dichiaratamente
anti-Bush in circolazione oggi in America, Sean Penn e Tim Robbins, in tempi in
cui a Hollywood si torna a parlare di nuove liste nere e dove dalle pagine di
giornali nazionali filo-governativi come il Washington Post si invita il
pubblico a boicottare i film interpretati da questi attori.
Un film molto al maschile dove i tre protagonisti sono uomini, dove i personaggi
di contorno sono sempre molti uomini, ma che lascia spazio a due personaggi
femminili abbacinanti e potenti, chi in un verso chi in un altro; quello di
Annabeth (Laura Linney), moglie del boss del quartiere, dolce e materna come il
nome che porta, ma che da brava burattinaia sa dirigere magistralmente gli
eventi, e quello di Celeste, l'impaurita, sospettosa moglie di Dave, a cui non
riesce a dare fiducia, interpretata da una memorabile, strepitosa Marcia Gay
Harden.
Non dimenticate la disperazione rassegnata e consapevole che si legge nei suoi
occhi quando durante la parata, il suo sguardo incrocia quello di Annabeth,
nella sequenza conclusiva del film.
Mystic River, oltre al concorso di Cannes, è stato nominato a sei premi
Oscar, di cui tre per gli attori, Sean Penn e Tim Robbins che hanno vinto, e
Marcia Gay Harden.