SE MI LASCI TI CANCELLO

regia Michel Gondry
con Jim Carrey, Kate Winslet, Elijah Wood, Mark Ruffalo,
Kirsten Dunst, Tom Wilkinson, Jane Adams, Thomas Jay Ryan
sceneggiatura Charlie Kaufman
fotografia Ellen Kuras costumi Melissa Toth
montaggio Valdis Oskarsdottir
scenografia Dan Leigh
musica Jon Brion
produzione Steve Golin, Anthony Bregman
distribuzione Eagle
durata 1h48m

USA 2004


La trama: Joel e Clementine vivono una storia d'amore tormentata e complicata, fino a quando lei si sottopone ad un procedimento mentale grazia al quale cancella tutti i ricordi di Joel dalla sua mente. Joel in preda alla disperazione, si sottopone allo stesso trattamento per non soffrire più, ma durante l'operazione la parte di lui che ancora ama Clementine si oppone alla "cura" e cerca in tutti i modi di contrastare l'operato degli specialisti del dott. Mierzwiak, ideatore del metodo rivoluzionario.


Il regista: Michel Gondry nasce in Francia nel 1963 ed è famoso soprattutto per i suoi spot pubblicitari e videoclip per star della musica del calibrio di Bjork, Rolling Stones, Chimical Brothers, Kylie Minogue e Radiohead. Il suo primo film è Human nature ('01), sempre da una sceneggiatura di Charlie Kaufman. La sua terza regia è The science of sleep, presentato in concorso a Berlino 2006.


Il film: Cominciamo subito con il sottolineare che l'insulso e imbarazzante titolo italiano del film, è quanto di più lontano e fuorviante ci possa essere dal bellissimo, illuminato titolo originale Eternal sunshine of the spottless mind, citazione di una poesia di Alexander Pope, che racchiude alla perfezione la filosofia e l'umore della sceneggiatura.
Dalla mente più fervida e libera da schemi, attiva al giorno d'oggi ad Hollywood, quella di Charlie Kaufman, arriva questo bellissimo, abbacinante, indescrivibile film, che ancora una volta dopo le altrettanto pazze sceneggiature di Essere John Malkovich e Il ladro di orchidee, torna ad ispezionare e scandagliare i labirintici meandri della mente umana e delle sue azioni/reazioni. Nel primo film la mente che veniva sezionata era quella di un grande attore (un inconsapevole Malkovich), mentre nel secondo era la mente dello stesso scrittore che veniva addirittura sdoppiata. In quest'ultima operazione la mente in questione è quella di un uomo innamorato che non vuole a nessun costo dimenticare il ricordo dell'amata, e che lotta con tutte le forze affinché il processo di "cancellazione" dei ricordi dalla sua mente non venga portato a termine. Un film difficilmente catalogabile, come tutta la produzione di Kaufman del resto, che attraverso situazioni assurde e inimmaginabili, vuole infine lanciare il messaggio semplice ma eterno, che l'amore è più forte di qualsiasi cosa e costrizione. Un viaggio nella mente di Joel che ci porterà faccia a faccia con i suoi ricordi d'infanzia, i legami più intimi e la constatazione analitica del proprio amore per Clementine, contro cui lui o nessunaltro può nulla, in un susseguirsi continuo di avvenimenti in perenne evoluzione, verso cui anche lo spettatore più riottoso, non può che aprire la propria immaginazione e lasciarsi trasportare da questo fiume in piena. Il film infatti, straripa di momenti esilaranti in mutazione continua, soprattutto fisica e visiva, e sotto i nostri occhi vediamo scomparire letteralmente persone, sfondi e parti di scenografie in una maniera veramente originale.
Nella realizzazione di queste sequenze il regista non ha voluto ricorrere a operazioni di computer grafica ma a metodi tipici del cinema tradizionale, ricorrendo ad espedienti pratici e tecnici, come giochi di luce o veri e propri esperimenti empirici testati direttamente sul set. Per esempio in una scena in cui i due protagonisti dovevano vedere un'auto con i fari accesi sotto il ghiaccio di un lago d'inverno, invece di aggiungere l'effetto dell'auto in postproduzione grazie a degli effetti speciali, a dire il vero più pratici e veloci, Gondry ha chiesto di immergere veramente un'auto nel lago prima che ghiacciasse con l'inverno. Per la scena l'auto è stata poi trainata grazie ad una corda, aggiungendo per l'effetto delle luci accese una batteria elettrica. Oppure semplicemente per creare l'effetto del volto di Clementine che viene inglobato dal buio in cui scomparirà, è stata filmata della sabbia mentre veniva progressivamente bagnata con inchiostro nero, montando poi insieme le due sequenze sovrapposte si è ottenuto un effetto unico.
Lasciata la collaborazione con Spike Jonze, regista delle altre sue due sceneggiature più famose, Kaufman torna a collaborare con l'amico Michel Gondry, una delle menti più fervide e ricche del nuovo cinema americano, per cui aveva già scritto Human nature. Gondry realizza un film unico, apprezzatissimo, e considerato in maniera unanime come uno dei migliori film del 2004. La grande illuminazione visiva del regista è sfociata in sequenze bellissime e inconsuete, ed ha trovato due interpreti d'eccezione in Jim Carrey e Kate Winslet, due perfetti "illuminati dall'amore", che hanno ricevuto il plauso universale di pubblico e critica.
Il film ha vinto l'Oscar per la miglior sceneggiatura originale.
Nominata anche come migliore attrice Kate Winslet, mentre la notevole interpretazione di Jim Carrey è stata come al solito ignorata dall'Academy.