L'UOMO NELL'OMBRA

regia Roman Polanski
con Ewan McGregor, Pierce Brosnan, Eli Wallach,
Kim Cattrall, Olivia Williams, Tom Wilkinson

sceneggiatura Roman Polanski, Robert Harris
fotografia Pawel Edelman
montaggio Herve De Luze
scenografia Albrecht Konrad costumi Dinah Collin
musica Alexandre Desplat
produzione Summit Entertainment
distribuzione 01 Distribution
durata 2h11m

Francia/Germania/UK 2009                                                              
    
 

La trama: Uno giovane scrittore rampante viene assunto come ghostwriter da Adam Lang, ex Primo Ministro britannico, per terminare la stesura della propria autobiografia, in sostituzione di un precedente collaboratore misteriosamente morto in un incidente in mare. In pochi giorni si trasferisce sull'isola di Martha's Vineyard dove il politico risiede con la moglie e il suo staff. Qui il giovane sarà coinvolto in una storia di intrighi e segreti che lo metteranno in grave pericolo.


Il regista: Attore, sceneggiatore, regista, uno dei grandi maestri del cinema, Roman Polanski nasce a Parigi nel 1933, da genitori polacchi. Sopravvissuto da bambino al ghetto di Varsavia, studia cinema a Lodtz e dopo vari corti, debutta nel lungometraggio nel 1962 con un film ormai entrato nella storia del cinema, Il coltello nell'acqua. Lavora nel cinema tra Europa e Stati Uniti e tra i suoi numerosi film ricordiamo Repulsione ('65), Cul de Sac ('66), Per favore non mordermi sul collo ('67), Rosemary's baby ('68), Che? ('72), Chinatown ('74), L'inquilino del terzo piano ('76), Frantic ('88), Luna di fiele ('92), La morte e la fanciulla ('94), La nona porta ('99), Il pianista, con cui vince la Palma d'oro e l'Oscar per la regia nel 2001, Oliver Twist ('05).


Il film: Un traghetto in un mare d'inverno. Un'auto abbandonata nella stiva del cargo. Il corpo di un uomo in balia delle onde su una spiaggia deserta. Bastano queste poche, dirette, scarne sequenze d'apertura per gettare lo spettatore nell'atmosfera da thriller hitchcockiano dell'ultimo lavoro del regista Roman Polanski. Brevi momenti, pochi flash, nessun dialogo bastano al maestro polacco a dare un'impronta sicura ad un film solido, magistralmente costruito in un crescendo senza sbavature.
I temi classici del thriller ci sono tutti, alienazione, isolamento, angoscia, manipolazione, paranoia, articolati in una sceneggiatura di ferro e orchestrati da una regia volta alla sottrazione, al suggerimento, all'intuizione più che alla spettacolarizzazione, molto spesso eccessiva in questo preciso genere cinematografico. Il punto forte de L'uomo nell'ombra  è proprio questo, il fatto che si rimane intrappolati in una gabbia di interesse verso la storia che non è generato da alcune singole situazioni od eventi, ma dalla storia stessa nella sua pienezza, e dal modo sottile, dal sotterraneo acume con cui ci viene raccontata.
Come nel primo film di Polanski (Il coltello nell'acqua - 1962), anche in quest'ultimo il nome del protagonista non viene mai pronunciato e rimane sconosciuto allo spettatore. Questo dato contribuisce a creare ancora più mistero attorno alla figura del ghostwriter
(scrittore che si presta a scrivere o rivedere biografie di personaggi famosi senza che il suo nome sia rivelato), uomo nell'ombra nel nome e nei fatti, che nell'ombra sembra rimanere avvolto, impossibilitato a sbrogliare i fili di una matassa sempre più fitti e intrecciati. Accetta di completare la biografia dell'ex Primo Ministro britannico Adam Lang, rimasta incompiuta dopo la morte cruenta e misteriosa del precedente ghost, ma ben presto si rende conto che il suo predecessore aveva scoperto verità nascoste molto importanti riguardo i rapporti fra l'ex uomo politico e il governo degli Stati Uniti. In poco tempo si ritrova alieno in un ambiente a lui sconosciuto, dove accadono fatti a lui incomprensibili ma che seguono una precisa logica, manipolato a sua insaputa da mani celate che sanno perfettamente come tirare i fili giusti.
Robert Harris, autore del romanzo omonimo e co-sceneggiatore del film, aveva in mente da una quindicina d'anni la storia di un ex Primo Ministro, di un giovane ghostwriter che avrebbe dovuto lavorare alla sua biografia, di una possibile relazione fra lo scrittore e la moglie del politico, ma non era mai riuscito a trovare l'idea conclusiva per portare la storia alla luce. Quando nel 2006 venne resa pubblica la notizia che Tony Blair avrebbe potuto essere processato per crimini di guerra, l'elemento mancante alla chiusura del cerchio si presentò all'improvviso nella mente di Harris, portandolo alla stesura definitiva del romanzo, una solida riflessione sul tema del potere, sul carisma dei potenti, sulla forza che un tale potere porta nelle mani di questi individui e sull'effetto che la perdita di un potere simile può scaturire in menti così abituate alla manipolazione degli altri.
In quello stesso periodo (siamo all'inizio del 2007) Harris stava lavorando con Polanski alla stesura della sceneggiatura di un kolossal da cento milioni di dollari intitolato Pompei, sempre tratto da un suo romanzo, ma che per varie ragioni non venne più realizzato. Nei mesi successivi lo scrittore inviò il romanzo sul ghost  appena terminato al regista che ne rimase affascinato decidendo di trarne subito un film.
Le riprese di The ghostwriter, che diventerà nel nostro paese L'uomo nell'ombra, sarebbero dovute iniziare all'inizio del 2008 con Nicolas Cage, Pierce Brosnan, Tilda Swinton e Kim Cattrall nel cast, ma per problemi produttivi sono state posticipate di un anno, costringendo sia Cage che la Swinton a rinunciare al progetto, sostituiti poi da Ewan McGregor e Olivia Williams. Oltre al citato cast all english, nel film compaiono nomi molto noti del cinema internazionale fra cui spiccano quelli del veterano novantaquattrenne Eli Wallach, James Belushi, Timothy Hutton e Tom Wilkinson, l'ennesimo britannico.
Pur essendo ambientato negli Stati Uniti ed a Londra nessuna scena del film è stata girata in territorio statunitense o britannico per via dei ben noti problemi giudiziari del regista con questi due paesi, ma bensì a Berlino e sull'isola di Sylt, nel Nord della Germania. La post-produzione del film è stata interrotta quando Polanski nel settembre 2009 fu arrestato a Zurigo durante una premiazione cinematografica. Rilasciato dopo due mesi di carcere il regista ha potuto concludere il montaggio e tutte le fasi di post-produzione del film dal suo chalet di Gstaad, dove è rimasto agli arresti domiciliari fino al luglio 2010.
Presentato in concorso al Festival di Berlino L'uomo nell'ombra  ha vinto il premio per la miglior Regia, mentre agli European Film Award ha totalizzato la bellezza di sei prestigiosi premi, cosa piuttosto rara per l'Academy europea, conquistando il titolo di miglior film, regia, sceneggiatura, attore (McGregor), musica e scenografia.
                                                                                                                       V.M.


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