FRATELLANZA - BROTHERHOOD

regia Nicolo Donato
con Nicolas Bro, David Dencik, Claus Flygare,
Michael Gronnemose, Hanne Hedelund, Jon Lange

sceneggiatura Rasmus Birch, Nicolo Donato
fotografia Laust Trier-Mork
montaggio Bodil Kiaerhauge
scenografia Thomas Ravn costumi Ole Kofoed
musica Simon Brenting, Jesper Mechlenburg
produzione Barbara Crone, Per Holst
distribuzione Lucky Red
durata 1h30m


Danimarca 2009
 

La trama: Deluso da una carriera militare che non decolla come vorrebbe, Lars lascia l'esercito. Dopo qualche tempo si avvicina ad un gruppo di estrema destra e inizia a sposare la dottrina neo-nazista che lo governa, cominciando a prendere parte a spedizioni punitive notturne verso omosessuali e sinagoghe. Viene affiancato allo scostante veterano del gruppo Jimmy che dovrà indottrinarlo sulle teorie del Mein Kampf. Ma tra i due nasce una relazione da tenere nascosta.


Il regista: Sceneggiatore e regista, Nicolo Donato nasce da una famiglia di origini italiane a Copenaghen nel 1974. Dopo studi in arte e fotografia, nel 2002 inizia a realizzare degli spot promozionali per un'agenzia di moda. In breve si afferma come regista di corti, videoclip e spot pubblicitari. Nel 2007 porta il cortometraggio Togetherness  a Cannes. Con il suo acclamato film d'esordio Fratellanza - Brotherhood, vince il Festival del Film di Roma 2009.


Il film: Opera prima del regista danese di origini italiane Nicolo Donato, e vincitore del Marc'Aurelio d'oro al Festival del Film di Roma 2009, Fratellanza - Brotherhood  non è un film sui gay e nemmeno sui nuovi movimenti neonazisti che negli ultimi anni si stanno diffondendo  in Europa, ma essenzialmente la storia di un amore in situazioni estreme. 
L'idea per il film nasce dopo la visione da parte del regista di Men, heroes and gay nazis, documentario sui gerarchi nazisti omosessuali (fra cui Ernst Rohm) vicini ad Hitler durante il Terzo Reich, che offre a Donato lo spunto per una storia su un amore estremo, un amore contrastato, un amore che va contro tutto e tutti. Da qui la nascita della sceneggiatura di Fratellanza - Brotherhood  che racconta la storia (esclusivamente di fantasia e priva di riferimenti a fatti reali) di due uomini di oggi, due uomini del terzo millennio, l'uno proveniente da un ambiente militare che però lo rifiuta, costringendolo al congedo volontario a causa del suo orientamento sessuale, l'altro già membro di un movimento di estrema destra a cui si sente di appartenere in assenza di una vera famiglia.
Si ritroveranno davanti all'impossibilità di conciliazione fra il sentimento forte che nasce improvvisamente tra loro e l'appartenenza ad un gruppo neonazista che professa odio verso le diversità oggettive ed implicite nella società moderna, rappresentate da omosessuali appunto, ma anche da arabi, ebrei, e che mette in pratica il proprio credo attraverso vere e proprie spedizioni punitive contro questi individui.
Fulcro del racconto sono le persone, i due protagonisti in primis, che pur consapevoli della contraddizione, del contrasto, dell'incoerenza delle loro azioni riescono a comprendere l'importanza del valore del loro legame ed a intuire la follia di un credo totalitario e paralizzante che ha tolto loro qualsiasi indipendenza di pensiero libero.
I personaggi secondari a loro volta, non vengono abbandonati dal punto di vista del regista che si preoccupa di evidenziarne le sfumature caratteriali, le esperienze che li hanno portati a quello stile di vita, le ragioni per cui sono spinti all'odio, all'intolleranza, al rifiuto dell'altro e del diverso, riuscendo a farli risultare personaggi difficili da biasimare completamente, verso cui non si riesce a provare un totale disprezzo, e che in un certo qual modo riescono a farsi comprendere dallo spettatore. Il tema dell'omosessualità come le ragioni della proliferazione sempre più esponenziale di movimenti dell'estrema destra in un paese noto per la sua tolleranza e alto valore civile come la Danimarca, restano sullo sfondo e non sono approfonditi dal regista, proprio perché il suo è un film che parla delle persone, dell'importanza dell'amore e delle relazioni fra gli individui, a prescindere dai loro gusti sessuali, credo religiosi o differenze culturali e sociali.
Fratellanza - Brotherhood  è un film scarno, rigoroso, essenziale, dalle ambientazioni sobrie e spogliate di qualsiasi artificio scenografico o fotografico, scelta piuttosto ardita da parte di un regista che viene da oltre dieci anni di esperienza nel patinato mondo della fotografia di moda.
Malgrado la vittoria al Festival di Roma e la calorosa accoglienza da parte di pubblico e critica, il film è uscito nelle sale italiane soltanto nell'estate del 2010 con notevole ritardo rispetto al passaggio festivaliero, in sole venti copie su tutto il territorio nazionale, e per giunta compromesso da un incomprensibile divieto ai minori di diciotto anni, malgrado l'alto messaggio di tolleranza e solidarietà che porta con sé.
                                                                                                                       V.M.


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