GIORNI E NUVOLE

regia Silvio Soldini
con Margherita Buy, Antonio Albanese, Alba Rohrwacher
Giuseppe Battiston, Fabio Troiano, Carla Signoris

sceneggiatura Leondeff, Soldini, Piccolo, Pontremoli
fotografia Ramiro Civita
montaggio Carlotta Cristiani
scenografia Paola Bizzarri costumi Silvia Nebiolo
musica Giovanni Venosta
produzione Lionello Cerri
distribuzione Warner
durata 1h50m

Italia 2007
 

La trama: Elsa e Michele sono una coppia felice e benestante che conduce una vita serena e senza problemi di alcun genere. Hanno una figlia ventenne, Alice, che è appena andata a vivere da sola. Quando Michele perde il lavoro tutto sembra incrinarsi. Le preoccupazioni per il futuro e i problemi economici iniziano a minare un rapporto finora solido, ed anche i rapporti con Alice si fanno più duri. Questa nuova realtà metterà i due di fronte a delle scelte difficili.


Il registaNato a Milano nel 1958, segue un corso di cinema alla New York University e gira il cortometraggio Drimage ('82). Dopo Paesaggio con figure ('83), Giulia in ottobre ('85), e il documentario Voci celate ('86), esordisce nel lungometraggio con L'aria serena dell'ovest ('90). In seguito ha diretto Un'anima divisa in due ('93) e Le acrobate ('97). Nel 2000 ottiene un grande successo di pubblico e critica con Pane e tulipani, a cui seguono Brucio nel vento ('02) e Agata e la tempesta ('03).


Il film: Attivo da ormai circa venticinque anni nel panorama cinematografico italiano, Silvio Soldini si è fatto un nome dirigendo piccoli film intimi e pacati, che non hanno mai smesso di mantenere un occhio fisso sul nostro presente, anche nelle commedie più leggere e surreali che gli hanno portato il grande successo di pubblico (soprattutto Pane e tulipani ), e che hanno reso il suo cinema sinonimo di garanzia d'autore e coscienza civile.
Abbandonati i toni ironici della commedia corale, con Giorni e nuvole  Soldini torna ai temi d'attualità del suo cinema degli esordi raccontando il dramma di una coppia stabile e felice di fronte ad un repentino e brusco impoverimento, focalizzando il suo sguardo di cineasta attento alla realtà odierna e al malessere sociale. Michele è un quarantenne felice, con una solida posizione imprenditoriale nel campo della nautica, sua moglie Elsa una donna appagata, bella, che può permettersi di non lavorare e di seguire la passione di sempre laureandosi in storia dell'arte. La loro vita è perfetta, una bella casa, la barca, le cene fuori, gli amici, i viaggi, una figlia ventenne ormai autonoma che non crea problemi. All'improvviso tutto il loro mondo crolla di fronte ad una certezza inequivocabile che i due non avrebbero mai lontanamente concepito.
La perdita del lavoro come paurosa minaccia che mina le basi di una stabilità di vita acquisita negli anni e che si pensa non si possa mai poter perdere, è al centro della storia intima e privata di Elsa e Michele, una storia di sentimenti forti, la storia di un uomo e una donna che si conoscono profondamente, che hanno fiducia reciproca in loro stessi, che hanno bisogno uno dell'altra e che riescono a non perdersi di fronte all'onda anomala che spazza via tutte le loro certezze. E' la storia anche del doloroso percorso senza ritorno che i due saranno costretti ad affrontare, da soli, malgrado l'affetto e la pietà delle persone care a loro più vicine, concentrandosi per non perdere l'unica concretezza ancora tangibile nella loro vita, quella del sentimento forte che li unisce e che dà loro fiducia e sicurezza.
Forte di una regia mai troppo irruente e concentrata sugli attori, e di dialoghi asciutti e mai inopportuni, il film è valorizzato dalla recitazione attenta e misurata di una coppia inedita sullo schermo, gli ottimi Margherita Buy e Antonio Albanese, che danno vita in maniera ineccepibile a due personaggi perfettamente delineati già in fase di sceneggiatura.
Come solito nel cinema di Soldini, ampio spazio anche ai personaggi di contorno, da una figlia a volte irrequieta a volte troppo preoccupata, interpretata da Alba Rohrwacher, all'operaio disegnato da Giuseppe Battiston, ex dipendente di Michele che lo aiuterà nell'accettazione del suo nuovo ruolo nella scala sociale.
Come in tutti i suoi film precedenti, Silvio Soldini "firma" anche questo suo ultimo, apparendo brevemente in una scena.
                                                                                                                       V.M.


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