TRANSAMERICA
regia Dunkan Tucker
con Felicity Huffman, Kevin Zegers,
Fionnula Flanagan,
Graham Greene, Burt Young, Elizabeth Pena
sceneggiatura Dunkan Tucker
fotografia Stephen Kazmierski
montaggio Pam Wise
scenografia Lisa Scoppa
costumi Danny Glicker
musica David Mansfield
produzione Rene Bastian, Sebastian
Dungan, Linda Moran
distribuzione Dnc
durata 1h43m
Usa 2005
La trama: Bree
è un transessuale il cui unico scopo è quello di riuscire ad operarsi e
diventare definitivamente una donna a tutti gli effetti. Una settimana prima
dell'operazione scopre con sgomento che da una relazione avuta con una donna in
passato, ha avuto un figlio, oggi diciassettenne. Costretto dalla sua psicologa
a conoscere il ragazzo, i due iniziano un viaggio insieme che li porterà a
scoprire molto più di loro stessi di quanto immaginassero.
Il regista: Dunkan
Tucker esordisce nel 2000 con il corto The mountain King. Nel 2001 prende
parte al film collettivo Boys to Men. Transamerica è il suo primo
lungometraggio sia come sceneggiatore che regista.
Il film: La cosa
che più rimane dopo aver visto Transamerica, è la sensazione di non
riuscire a definirlo semplicemente un film su un transessuale che vuole
diventare donna, ma una storia molto più profonda sulla ricerca di sé, di punti
di riferimento, una storia di rispetto, tolleranza e emarginazione.
Malgrado temi molto forti come droga, prostituzione e pornografia a cui si fa
riferimento durante la narrazione, il film è una commedia amara su una persona
che si è sempre sentita emarginata e incompresa per tutta la sua vita, cha ha
imparato a nascondersi, costruendo muri fra sé e gli altri.
All'inizio del film vediamo una donna brutta, dai lineamenti troppo forti, dal
trucco sbagliato, e che fa esercizi per modulare una voce fin troppo mascolina,
ma a cui ci affezioniamo dopo solo pochi minuti. Una persona in difficoltà con
se stessa e gli altri, che cerca di affermare la propria identità, vive come
donna da circa un anno, non è ancora confidente con il suo nuovo stato, non sa
truccarsi, non ama uscire, si nasconde quasi dentro gli indumenti femminili come
fossero una corazza. Il suo unico scopo nella vita è arrivare a fare quella
fatidica, ultima operazione che la renderà finalmente e definitivamente una
donna. Sarà invece lo scoprirsi genitore la cosa che più prenderà importanza da
lì in avanti, e il fatto di essere diventata donna passerà in secondo piano.
Film sulla ricerca quindi, anche per il co-protagonista che cerca disperatamente
suo padre, ma troverà inaspettatamente la madre che non aveva mai avuto.
Un film coraggioso che non ha paura di parlare con tocco leggero ma umano e
sentito, di argomenti come identità sessuale, libero arbitrio, ricerca del
proprio io interiore, ma anche di toccare temi scomodi come droga e pornografia.
Ad interpretare il difficile ruolo di Bree, l'attrice televisiva e teatrale
Felicity Huffman (Desperate housewives), che è riuscita a creare
un personaggio umano e commovente, difficile da dimenticare. La sua
interpretazione le è valsa moltissimi riconoscimenti tra cui il Golden Globe
come miglior attrice drammatica e una nomination all'Oscar.
Il film ha vinto numerosi premi in vari festival internazionali, tra cui
Berlino, Tribeca, Deauville e Woodstock.
La canzone dei titoli di coda Travelin' thru di Dolly Parton, è
stata scritta dalla cantante in un solo giorno, e incisa in un altro, ed ha
ottenuto una nomination all'Oscar.
Sito del film:
www.transamerica-movie.com
V.M.
versione per la stampa