KING KONG
regia Peter Jackson
con Naomi Watts, Adrien Brody, Jack
Black, Jamie Bell,
Evan Park, Andy Serkys, Thomas Kretschmann, Colin Hanks
sceneggiatura Peter Jackson, Fran
Walsh, Philippa Boyens
fotografia Andrew Lesnie
montaggio Jamie Selkirk
scenografia Dan Hennah
costumi Terry Ruan
musica James Newton Howard
produzione Blenkin, Cunningham, Jackson,
Walsh
distribuzione Uip
durata 3h00m
Usa 2005
La trama: Sbarcata
su un'ostile isola tropicale, una troupe cinematografica si ritrova a
fronteggiare creature mostruose e dinosauri, ma soprattutto King Kong, un
gigantesco gorilla preistorico che vive nella foresta. La bestia rapisce la
bella Ann, l'attrice del film, ma viene a sua volta catturato e portato in
catene a New York, per essere mostrato in pubblico come l'ottava meraviglia del
mondo.
Il regista: Neozelandese,
nato nel 1961, Peter Jackson è stato affascinato dal mondo del cinema fin da
bambino quando realizza vari corti e filmini artigianali (fra cui alcune
sequenze di un giovanilistico King Kong). Fra i suoi dodici film
ricordiamo Splatter - Gli strizzacervelli ('92), Creature del cielo
('94), Sospesi nel tempo ('96), Fuori di testa ('97), la trilogia
de Il Signore degli Anelli ('01, '02, '03).
Il film: Dopo la
pioggia di Oscar ottenuta con la trilogia de Il Signore degli Anelli,
Peter Jackson decide di riportare alla luce un suo sogno nascosto nel cassetto
fin da bambino, confrontandosi con un mito del cinema fantastico degli anni
trenta, già apparso sul grande schermo svariate volte nel corso della storia del
cinema: King Kong.
La storia della bella e la bestia per eccellenza torna con tutta la sua carica
di patos, avventura e melodramma, sotto l'impeccabile rivisitazione del regista
neozelandese che riesce in maniera magistrale ad apportare la sua personalissima
dose di thriller e gore, affondando inaspettatamente nel finale il registro sul
versante melò, riuscendo a far rivivere allo spettatore la forza del sentimento
e la consapevolezza della vulnerabilità della Natura, sconfitta ancora una volta
dalla crudeltà dell'uomo.
Messo in cantiere già nel 1996, ma bloccato in fase di pre-produzione a causa
dell'uscita di ben due altri film in tema, Il grande Joe e
Godzilla, il King Kong di Jackson rimane molto fedele
all'originale del '33, ma da più spessore ad alcuni personaggi secondari
inventandone addirittura altri, come il capitano della nave, l'attore
co-protagonista del film che si deve girare sull'isola, vari membri della
troupe, due marinai e il cuoco di bordo tuttofare, interpretato da Andy Serkis,
l'attore che ha messo il suo corpo al servizio dei tecnici degli effetti
speciali, per creare l'immaginario personaggio di Gollum ne Il Signore degli
Anelli, e lo stesso Kong.
I raffinati effetti speciali del film sono stati curati come sempre dalla Weta,
compagnia costituita dallo stesso Jackson, che già si era occupata della
creazione del mondo e delle creature de Il Signore degli Anelli, grazie
alla quale sono nati il personaggio quasi umano ma interamente digitale di Kong,
e un'incredibile New York d'epoca, con circa novantamila palazzi degli anni
Trenta. Tutta Skull Island invece è stata costruita minuziosamente in miniature
perfette, come del resto la giungla in cui vive il gorilla.
Peter Jackson per il suo remake ha voluto realizzare la mitica scena ormai
perduta dell'originale, in cui i marinai vengono attaccati da ragni giganti; per
anni cinefili e appassionati del film hanno cercato la scena girata ma poi
eliminata dal montaggio finale del film del '33, oggi considerata perduta ma di
cui si hanno alcuni fotogrammi.
Nella mai realizzata edizione del 1996, Peter Jackson avrebbe voluto nei ruoli
dei protagonisti Kate Winslet, che aveva appena lanciato con il film Creature
del cielo, George Clooney e Robert De Niro, mentre in quella attuale vediamo
Naomi Watts (21
grammi,
Malholland
Drive), Adrien Brody (Il
pianista) e Jack Black.
Il film, costato 207 milioni di dollari di cui 22 versati personalmente dal
regista, che ha ottenuto in cambio la garanzia di nessuna interferenza sul
montaggio finale e nessuna restrizione sulla durata della pellicola, ha vinto
tre Oscar, per il sonoro e per gli effetti sonori e visivi.
Peter Jackson appare in un cameo nel finale del film, nascosto sotto gli
indumenti di uno dei piloti della flotta aerea che sferra l'attacco finale a
Kong, mentre il suo sogno di far pronunciare la celebre frase conclusiva del
film "E' stata la Bella che ha ucciso la Bestia", a Fay Wray, l'attrice
protagonista del film del '33, non si è purtroppo realizzato in quanto l'attrice
novantaseienne è morta poco prima dell'inizio delle riprese.
Sito del film: www.kingkongmovie.com
V.M.
versione per la stampa