L'UOMO
DEL TRENO
di Patrice Leconte
con Jean Rochefort, Johnny Hallyday, Charlie
Nelson,
Jean-Francois Stevenin, Pascal Parmentier
sceneggiatura Claude Klotz
fotografia Jean-Marie Drejou
montaggio Joelle Hache
scenografia Ivan Maussion costumi
Annie Périer
musica Pascal Estève
produzione Philippe Carcassonne
distribuzione Mikado
durata 1h30m
Francia 2002
La trama: uno sconosciuto scende da un treno in una piccola stazione di provincia e in cerca di un'aspirina, conosce casualmente un anziano professore di francese in pensione. Milan, lo sconosciuto, da lì a tre giorni deve rapinare la banca del posto mentre Manesquier, il professore, deve ricoverarsi in ospedale per una delicata operazione al cuore. I due sentono che avrebbero voluto vivere l'uno la vita dell'altro ma, uniti da un'amicizia crescente hanno solo tre giorni per conoscersi.
Il regista: fra i registi francesi di maggior spicco, Leconte nasce a Parigi nel 1947 e debutta nel '75 con Il cadavere era già morto. Fra le sue 22 regie ricordiamo Il marito della parrucchiera ('90) sempre con Rochefort, attore amato da Leconte che ha interpretato ben sette dei suoi film, Il profumo di Yvonne ('94), Ridicule ('96), La ragazza sul ponte ('99), Rue des plaisirs (01).
Il film: due attori mostruosi, due ritratti di umanità
indimenticabili per un racconto triste e delicato sul desiderio di vivere
un'altra vita, sull'amicizia e sulla morte.
L'idea del film nasce da un incontro casuale fra Patrice Leconte e Johnny
Hallyday alla cerimonia di consegna dei César del '98, quando l'attore confessa
al regista il desiderio di essere diretto da lui in un film. Da qui l'idea di
Leconte di fare un film con Johnny Halliday e Jean Rochefort, due attori
appartenenti a immaginari cinematografici agli antipodi.
Con la collaborazione del fedele sceneggiatore Claude Klotz, pian piano nasce la
storia de L'uomo del treno, che vede due sconosciuti incontrarsi
casualmente ad un bivio cruciale delle loro esistenze e che, sognando ognuno la
vita dell'altro scoprono similitudini e affinità che li spingono verso desideri
comuni.
I due attori, entrambi sublimi, gareggiano in bravura e sembrano contendendersi
in un immaginario duello, un trofeo impalpabile: regalare ai loro personaggi
quella vita diversa che tanto hanno sognato.
Un piccolo film da non perdere, assolutamente.