GANGS OF NEW YORK
regia Martin Scorsese
con Leonardo DiCaprio, Daniel Day-Lewis, Cameron Diaz,
Liam Neeson, Jim Broadbent
sceneggiatura Jay Cocks, Steven Zaillian, Kenneth
Lonergan
fotografia Michael Ballhaus
montaggio
Thelma Schoonmaker
scenografia Dante Ferretti
costumi Sandy Powell musica
Howard Shore
produzione Alberto Grimaldi, Harvey Weinstein
distribuzione 20th Century Fox
durata 2h45m
USA 2002
La trama: la storia di Amsterdam Vallon, giunto nel sordido quartiere di Five Points, nella New York ancora in embrione del 1863. Il suo scopo è quello di vendicare la morte del padre, uccidendo il suo assassino, Bill il Macellaio, boss incontrastato del quartiere, dove violenza, furti e omicidi sono la quotidiana normalità. Ne diverrà il protetto e confidente per poi travolgerlo con la sua vendetta. Da queste radici di odio, vendette e lotte incontrastate nascerà la moderna America.
Il regista: uno dei maggiori registi viventi, nasce a New York da genitori italiani nel 1942. Avviatosi in gioventù verso la carriera ecclesiastica, scopre ben presto che la sua passione è il grande schermo. Il suo primo film è Chi sta bussando alla mia porta ('69). Ha diretto ventisei lungometraggi, passando tra disparati generi della cinematografia americana. Ne ricordiamo alcuni: Taxi Driver ('76) Palma d'Oro a Cannes, New York, New York ('77), Toro scatenato ('79), Fuori orario ('85), L'ultima tentazione di Cristo ('88), Quei bravi ragazzi ('90), L'età dell'innocenza ('93), Casinò ('95), Kundun ('97).
Il film: volendo
descrivere Gangs of New York in poche parole, si potrebbe dire che è il
film di una vita di un grande regista. Scorsese pensava ad un grande film epico
sulle origini della sua città e di tutta la cultura americana fin dagli anni
settanta, ma mai si era sentito abbastanza pronto per realizzarlo fino a quando
nel 1999, i fratelli Weinstein della Miramax decisero di finanziare il progetto,
facendo svanire le ultime remore del regista.
Da questo incontro è nata una delle ultime megaproduzioni americane, dove gli
effetti speciali sono quasi inesistenti e tutta la magnificenza delle immagini
è dovuta alla grandezza di artigiani del cinema di un tempo, come lo scenografo
Dante Ferretti, o la storica montatrice Thelma Schoonmaker, compagni di Scorsese
in quasi tutti i suoi film.
Nel ruolo di Bill il Macellaio, Scorsese ha voluto ardentemente Daniel Day-Lewis,
che aveva già diretto dieci anni prima in L'età dell'innocenza,
strappandolo al volontario esilio dal mondo del cinema e del glamour, che lo
vedeva ormai da molti anni lavorare come semplice ciabattino in una bottega
toscana, regalandogli l'opportunità di una delle migliori interpretazioni della
sua carriera.
Il film è stato interamente girato a Cinecittà, ed ha avuto una genesi
travagliata in parte dovuta alle divergenze fra il regista e i Weinstein, che ne
hanno ritardato l'uscita all'inverosimile. Inizialmente annunciato per il 2000,
poi rimandato, poi ufficialmente pronto per il natale 2001, il film è stato
ulteriormente bloccato, aumentando l'aurea di film maledetto che lentamente si
andava creando attorno alla pellicola. Finalmente uscito nel 2002 il film è
stato accolto da grandi acclamazioni che hanno gridato al capolavoro e da
altrettanto grandi stroncature, alimentando discussioni e dibattiti per mesi.
Gangs of New York, che rimane uno dei migliori film dell'anno e
un caposaldo nella cinematografia del regista, ha ricevuto 9 nomination
all'Oscar, non vincendone nemmeno uno.
Una triste curiosità: nella realizzazione del film sono state usate migliaia di
oggetti originali dell'epoca ritrovati a New York durante scavi effettuati nella
zona di Five Points, conservati poi alle Twin Towers, sono tutti andati
distrutti l'11 settembre 2001.
Sito ufficiale del film: www.gangsofnewyork.com