IL DIARIO DI BRIDGET JONES

regia Sharon Maguire
con Renée Zellweger, Hugh Grant, Colin Firth, 
Gemma Jones, Jim Broadbent
sceneggiatura Helen Fielding, Andrew Davies, 
Richard Curtis 
montaggio Martin Walsh scenografia Gemma Jackson 
musica Patrick Doyle fotografia Stuart Dryburgh
produzione Tim Bevan, Eric Fellner, Jonathan Cavendish
distribuzione Uip 
durata 1h37m

G.B., 2001                                                         


La trama: Tutto ha inizio con il nuovo anno, quando Bridget Jones, inglese trentenne, single, grassoccia e sfigata nelle relazioni sentimentali, decide di cominciare a tenere un diario della propria vita e dei suoi continui fallimenti. I buoni propositi sono dei migliori: niente più alcool e sigarette, dieta ferrea, ginnastica nel tentativo di acquistare quella forma snella che non ha mai avuto. Ben presto Bridget finirà per essere l'oggetto del desiderio di ben due uomini, apparentemente agli antipodi.


La regista: Primo film per la giovane regista irlandese, trasferitasi a Londra dopo gli studi. In passato ha prodotto e diretto vari programmi televisivi, documentari e spot pubblicitari.


Il film: Tratto dal bestseller inglese omonimo scritto dalla stessa sceneggiatrice del film, Helen Fielding, il film rappresenta uno dei maggiori successi della scorsa stagione cinematografica sia inglese che americana. Il ruolo della protagonista, in perfetto british style, doveva essere interpretato da un'attrice inglese, ma dopo numerosi e infiniti provini a centinaia di attrici anglosassoni, alcune delle quali già famose e affermate, la scelta è caduta su Renée Zellweger, texana D.O.C. Lanciata dal film Jerry Maguire, la giovane attrice si è ritagliata una posizione di tutto rispetto fra i nuovi volti del cinema usa, scegliendo sempre intelligentemente, i ruoli più giusti per lei. Per interpretare il personaggio di Bridget Jones è ingrassata di quasi dieci chili, ha imparato a recitare con un perfetto accento elisabettiano e si è fatta assumere in incognito come tirocinante da una casa editrice londinese.
Tutto questo le è valso due meritate nomination come miglior attrice leggera al Golden Globe e all'Oscar. Quest'anno è stata inoltre protagonista dell'interessante satira sulla televisione di Neil Labute, Betty Love (che presentiamo in programma a maggio), che le ha regalato il golden Globe come miglior attrice leggera nel 2001.

sito ufficiale del film: www.miramax.com/bridgetjonesdiary/