THE GOLDEN BOWL
di James Ivory
drammatico Usa '00 durata 2h17m
Gli Interpreti: Nick Nolte (Adam Verver), Uma Thurman (Charlotte), Jeremy Northam (Amerigo), Kate Beckinsale (Maggie).


La Trama: Inizi secolo: la storia di due coppie fra Italia, Inghilterra e Stati Uniti. L'amore fra il principe italiano Amerigo e la bellissima americana Charlotte viene sacrificato in nome di un matrimonio d'interesse. Entrambi infatti non hanno grandi patrimoni e Amerigo decide di sposare l'ingenua ereditiera Maggie, figlia del primo miliardario d'America e collezionista d'arte Adam Verver. Charlotte pur di restare, anche se nell'ombra, nella vita di Amerigo, sposa poco tempo dopo, Adam Verver. Ma le passioni nascoste e i veri sentimenti che legano le vite dei quattro, ben presto torneranno in superficie, intaccando quell'ordine precostituito che sembrava aver saldato indissolubilmente i loro destini.


Il Regista: Considerato il regista americano pių europeo, č nato a Berkely, California, e laureatosi in Architettura e Belle Arti, nel 1961 fonda con Ismail Merchand la Merchand Ivory Productions, che ha prodotto fino ad oggi, tutti i suoi film. Tra i titoli pių noti, Camera con vista ('85), oscar per sceneggiatura non originale, costumi e scenografie, Maurice ('87), Leone d'Argento a Venezia e Palma d'oro al protagonista Hugh Grant, Mr. and Mrs. Bridge ('90), Casa Howard ('92), Oscar per l'attrice protagonista Emma Thompson, sceneggiatura e scenografie, Quel che resta del giorno ('93), La figlia di un soldato non piange mai ('98).


Il Film: presentato in concorso a Cannes 2000, il film č il terzo lungometraggio di Ivory, tratto da un romanzo di Henry James, dopo Gli europei e I bostoniani. Come sempre sceneggiato dalla fedele collaboratrice Ruth Prawer Jhabvala, il film ci riporta, dopo qualche incursione pių contemporanea (La figlia di un soldato non piange mai, Surviving Picasso), alle atmosfere di inizio secolo pių care e tipiche del cinema ivoriano. Come al solito la minuziosa cura nella ricostruzione d'epoca č sorprendente e mirabile, soprattutto nel lavoro di costumisti e scenografi. Jeremy Northam si impegna fortemente nel tratteggiare il suo personaggio con un accurato accento italiano, che purtroppo abbiamo perso nella versione doppiata.